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Chiusura immediata del convitto Melchiorre Delfico: il Tribunale di Teramo interviene per motivi di sicurezza

Chiusura immediata del convitto Melchiorre Delfico: il Tribunale di Teramo interviene per motivi di sicurezza - Bagolinoweb.it

Un episodio di rilevanza nazionale affiora da Teramo, dove il Tribunale ha emesso una decisione clamorosa che impone la chiusura dell’edificio che ospita il convitto “Melchiorre Delfico”, composto anche da un liceo classico e musicale. Il provvedimento, che ha effetto immediato, sospende tutte le attività accademiche, convittuali e lavorative senza una data stabilita per la ripresa. Questa situazione coinvolge oltre 1.200 studenti e 68 classi, richiedendo ora una ricerca urgente di alternative per la loro collocazione.

Le ragioni alla base della chiusura

La decisione del Tribunale di Teramo si basa su gravi carenze nei requisiti di sicurezza della struttura. È emerso che mancherebbe la documentazione necessaria riguardante i lavori di ristrutturazione effettuati nel 2016. In assenza di tali informazioni, il giudice ha ritenuto inadeguato continuare le attività all’interno dell’edificio. La dirigente scolastica, professoressa Daniela Baldassarre, ha comunicato con urgenza la sospensione di tutte le attività, affinché venga garantita la sicurezza di alunni e personale.

Le carenze strutturali sono state certificate anche dal Ministero dei Trasporti, attraverso il comitato tecnico amministrativo. In particolare, si evidenzia un basso indice di vulnerabilità sismica e problematiche legate alle condizioni statiche dell’immobile. La mancanza di riscontri positivi su uno studio commissionato nel 2016 dalla Provincia ha ulteriormente aggravato la situazione, portando alla necessità di un provvedimento di sequestro preventivo.

Riflessioni sulle conseguenze per gli studenti

La chiusura del Melchiorre Delfico non rappresenta solo un contrattempo per l’istituzione scolastica, bensì un serio problema per i circa 1.200 studenti coinvolti, che ora si trovano senza un luogo dove svolgere le attività didattiche. La struttura, che vanta una lunga tradizione educativa, non può più garantire la sicurezza necessaria nonostante gli sforzi fatti negli scorsi anni per migliorarne le condizioni.

La dirigente scolastica ha sottolineato l’importanza di garantire una continuità educativa, trovando una collocazione alternativa per gli studenti e il personale docente. I 68 gruppi classe rischiano, così, di subire disagi significativi, non solo dal punto di vista logistico, ma anche dal lato pedagogico. Una sfida considerevole per il personale scolastico, che si trova ad affrontare l’emergenza senza preavviso.

Le iniziative della Provincia per una soluzione temporanea

Intervenendo sulla questione, Camillo D’Angelo, presidente della Provincia di Teramo, ha proposto una serie di soluzioni per garantire la continuità delle lezioni. La priorità è quella di trovare edifici alternativi in grado di ospitare le attività didattiche entro un termine ragionevole, stimato in una settimana o dieci giorni. D’Angelo ha inoltre comunicato l’intenzione di installare scuole provvisorie, dotate di moduli certificati, che possano soddisfare temporaneamente le esigenze della comunità educativa.

Questa soluzione si sta rivelando necessaria soprattutto alla luce dell’importanza di mantenere operative le scuole superiori e primarie della città. La realizzazione di spazi temporanei non è mai semplice, ma gli eventi sismici passati in Italia, che hanno spinto le autorità a pensare a moduli abitativi provvisori, possono fornire un’esperienza utile per affrontare questa emergenza.

I lavori di installazione delle scuole provvisorie sono già stati avviati, con la conclusione prevista subito dopo le vacanze di Natale. Le misure adottate mirano quindi non solo a risolvere l’emergenza ma anche a garantire il diritto all’istruzione per tutti gli studenti del territorio. La sfida è ardua, ma la determinazione delle autorità locali di affrontare la situazione è evidente e, fortunatamente, sembrano esserci i giusti passi in atto per prevenire ulteriori disagi.