Il 29 settembre 2023 ha segnato un momento significativo per la comunità di Avezzano, con la celebrazione della ripartenza dell’orologio di piazza Cavour, assente per oltre vent’anni. L’evento, che ha attirato l’attenzione dei residenti e dei visitatori, è stato caratterizzato dalla presenza del sindaco Giovanni Di Pangrazio e dall’impegno dell’associazione culturale “Piazza Cavour”, che ha svolto un ruolo fondamentale nella rinascita di questo importante simbolo cittadino.
La figura centrale dell’associazione culturale “Piazza Cavour”
L’associazione culturale “Piazza Cavour” è ben radicata nel territorio, avendo dedicato tempo e risorse alla valorizzazione e riqualificazione di quest’area storica di Avezzano. Grazie all’impegno dei membri, il quartiere ha subito un rinnovamento che ha stimolato l’interesse dei cittadini verso il patrimonio culturale e pubblico locale. La riparazione e il ripristino dell’orologio, un simbolo di riferimento temporale per la comunità, rappresentano solo l’ultimo di una serie di interventi volti a preservare e celebrare l’identità storica di questo angolo di città.
In un comunicato diffuso in occasione dell’evento, l’associazione ha messo in risalto l’importanza del progetto, sottolineando quanto sia fondamentale restituire alla comunità un elemento che ha scandito il tempo delle vite di molte generazioni. Il loro lavoro riflette una convinzione profonda: anche le piccole iniziative possono avere un grande impatto nel rafforzare il senso di appartenenza e nella valorizzazione del bene pubblico.
Le parole del sindaco Giovanni Di Pangrazio
Durante la cerimonia di riaccensione dell’orologio, il sindaco Giovanni Di Pangrazio ha espresso la sua gioia per il risultato ottenuto, sottolineando l’importanza dell’impegno collettivo. “Sono importanti anche le piccole cose per tenere vivo l’interesse dei cittadini al bene pubblico e per rendere ancora più bella la nostra città”, ha affermato. Secondo Di Pangrazio, l’atto simbolico della ripartenza dell’orologio deve fungere da esempio per tutti i cittadini di Avezzano, esortandoli a partecipare attivamente alla vita della comunità.
Le sue dichiarazioni hanno messo in evidenza una critica costruttiva verso coloro che si limitano a discutere senza intraprendere azioni concrete. “Le chiacchiere servono a poco, servono i fatti. Questa associazione, questo quartiere, questa bella amicizia che avete costruito fa questo”, ha detto. Un appello a un coinvolgimento maggiore dei cittadini nella vita sociale e culturale della città.
Un simbolo che torna a scorrere il tempo
La celebrazione della riattivazione dell’orologio non è solo un momento di festa, ma un segno tangibile della rinascita di un simbolo che, per lungo tempo, era diventato silente. Questa iniziativa non è solo un progetto di restauro materiale ma una vera e propria acquisizione di memoria collettiva, un modo per ricordare il passato e guardare al futuro senza dimenticare le radici di Avezzano.
In definitiva, la ripartenza dell’orologio di piazza Cavour rappresenta una straordinaria opportunità per i cittadini di riappropriarsi del loro spazio pubblico e di celebrare un simbolo che, per molti, evoca ricordi e storie personali. L’evento ha quindi assunto un’importanza che va oltre il semplice ripristino di un meccanismo: è un invito a una partecipazione attiva e a una rinnovata cura per il patrimonio culturale di Avezzano.