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Festival d’Autunno: Un incontro tra musica e tradizione serica a Catanzaro

Festival d’Autunno: Un incontro tra musica e tradizione serica a Catanzaro - Bagolinoweb.it

Con l’avvicinarsi del Festival d’Autunno, Catanzaro si prepara a ospitare una manifestazione culturale di grande rilevanza, celebrando il centenario della morte di Giacomo Puccini. Il programma, ricco di eventi, si svolgerà dal 3 al 6 ottobre, offrendo concerti, conferenze e opere che uniscono l’eredità musicale del maestro con la storica arte serica della città calabrese. La direzione artistica è affidata ad Antonietta Santacroce, che ha curato una serie di appuntamenti imperdibili per gli appassionati di cultura e musica.

L’inaugurazione e la conferenza di apertura

Il Festival d’Autunno avrà inizio ufficialmente il 3 ottobre presso la Sala Concerti di Palazzo De Nobili. L’inaugurazione prevede la conferenza “Turandot e l’ombra di un sorriso“, tenuta da Marco Calabrese, che approfondirà l’opera di Puccini attraverso un’analisi dettagliata accompagnata da ascolti dal vivo e letture di passaggi significativi. Questa conferenza, in programma alle ore 18, è pensata per preparare il pubblico all’interpretazione di “Turandot” prevista il 5 ottobre. L’obiettivo è coinvolgere gli spettatori in un percorso di comprensione dell’opera, arricchendo la loro esperienza culturale con aneddoti storici e musicali.

Prove generali e omaggio a Puccini

Il 4 ottobre rappresenta un’altra data importante del festival, con il Teatro Politeama che apre le sue porte per una prova generale di “Turandot“, organizzata specificamente per gli studenti locali alle ore 11. Questo evento formativo sottolinea l’impegno del festival nel coinvolgere le nuove generazioni nella cultura operistica. Il giorno prosegue con il “Galà lirico Omaggio a Puccini” alle 18, che vedrà la partecipazione di artisti di spicco, come il soprano Giorgia Teodoro e il tenore Alessandro D’Acrissa. Durante il galà, sarà possibile ascoltare celebri arie da opere iconiche come “Madama Butterfly“, “Tosca” e “Bohème“, fornendo un’ulteriore occasione per apprezzare la musica di Puccini.

La giornata dedicata all’arte serica

Il 5 ottobre, il festival si sposterà nella storica area della Grecìa, nota per la sua tradizione nell’arte della seta. Le attività inizieranno alle 11 con la conferenza di Oreste Sergi Pirrò, dal titolo “I Pekin e le vie della seta: dalla Cina a Catanzaro“. Questo incontro esplorerà la storicità della produzione serica nella regione, collegando Catanzaro alla più ampia storia della seta e dei commerci dal Medio Oriente. La giornata prosegue con un tributo a Marco Polo, figura chiave che ha contribuito a mettere in luce le rotte commerciali con l’Oriente. Il culmine della giornata sarà l’attesa esecuzione di “Turandot“, una delle opere più celebri di Puccini, la cui trama ruota attorno alla figura di una principessa cinese e dei suoi spasimanti.

Novità del festival: prima nazionale di un’opera musicale

Una delle sorprese del festival avrà luogo alle 18 nel Chiostro di Palazzo De Nobili, con la prima nazionale di “My journey to Beijing. La storia d’amore di Marco Polo e Hao Dong“. Quest’opera musicale è stata commissionata dal festival e realizzata da Alessandro Meacci. La trama si focalizza sulla storia d’amore tra Marco Polo e Hao Dong, figlia dell’imperatore Kublai Khan, offrendo una nuova prospettiva sulla vita del famoso viaggiatore. L’opera intende riscoprire i legami tra culture diverse, riflettendo sul viaggio e l’incontro fra Oriente e Occidente.

L’atteso finale con “Turandot”

Il 6 ottobre, il Festival d’Autunno presenterà il gran finale con l’esecuzione di “Turandot” al Teatro Politeama, un evento molto atteso dalla cittadinanza. La rappresentazione sarà proposta magistralmente fino al punto in cui Puccini lasciò la sua composizione incompiuta, promettendo di coinvolgere il pubblico con un cast di artisti internazionali. Tra questi, il soprano italo-francese Chrystelle Di Marco e il tenore spagnolo Eduardo Sandoval, garanti dell’eccellenza musicale dell’evento. Antonietta Santacroce, direttore artistico, ha evidenziato l’importanza del festival nel legame tra la storia della città e il patrimonio culturale italiano, sottolineando come la tradizione serica rappresenti un filo conduttore tra Catanzaro e la figura storica di Marco Polo. L’evento, interamente supportato da istituzioni locali e regionali, promette di trasformare Catanzaro in un vibrante centro culturale, arricchito da luci ed effetti speciali che renderanno l’atmosfera ancora più suggestiva.