Il mercato dei veicoli elettrici e ibridi sta attraversando una fase di evoluzione interessante, con dati recenti che rivelano tendenze significative sia a livello globale che nazionale. Secondo l’ultimo EY Mobility Consumer Index 2024, mentre a livello mondiale il 57% degli acquirenti considera un modello elettrico o ibrido per il prossimo acquisto, l’Italia mostra una sensibile diminuzione nella propensione all’acquisto di veicoli elettrificati, passando dal 70% al 65% in un anno. Questo articolo esplorerà le varie sfaccettature di questo fenomeno, includendo le motivazioni alla base delle scelte dei consumatori, le attitudini verso i veicoli elettrificati e il ruolo degli incentivi.
I trend nel mondo: Crescita e ostacoli
A livello globale, l’adozione di veicoli elettrici sta vedendo una crescita costante. Secondo lo studio condotto su 19.000 intervistati in ben 281 paesi, si nota che il 37% degli intervistati offre come principale motivazione all’acquisto di un veicolo elettrico i costi elevati del carburante per i tradizionali veicoli a motore a combustione interna . L’incremento della propensione all’acquisto di veicoli elettrificati è una tendenza osservata in diverse nazioni. In particolare, Australia, Giappone e Olanda vedono aumentare il loro indice di fiducia verso questi mezzi di trasporto. Tuttavia, oltre il 27% degli intervistati evidenzia un ostacolo significativo: la mancanza di stazioni di ricarica.
Nel complesso, la Cina si posiziona al primo posto con una propensione all’acquisto del 78%, seguita da Singapore e Norvegia . Contrariamente, gli stati dell’Unione Europea si attestano con una media di circa il 57%, con nazioni come l’Italia che si collocano al sesto posto nell’indice globale. Questo scenario rivela un quadro complesso: sebbene gli utenti mostrino maggiore apertura verso l’elettrico, esigenze pratiche e timori sulle infrastrutture di ricarica rappresentano un freno.
L’Italia e la propensione all’acquisto di una nuova auto: Un calo solo apparente?
In Italia, il panorama automobilistico presenta segnali misti. Il 53% degli intervistati, infatti, prevede di acquistare un’auto nuova nei prossimi 24 mesi, ma si registra un importante calo rispetto al 2023. L’incertezza economica, vissuta da molti come un rischio di recessione, influisce significativamente sulle decisioni d’acquisto. Circa il 14% degli interpellati ha citato questa preoccupazione, mentre il 12% ha menzionato le elevate spese necessarie per un investimento di questo tipo.
È anche significativo il cambiamento nella propensione all’acquisto di veicoli elettrificati: il 65% degli italiani è interessato ad acquistarne uno, un dato migliore rispetto alla media di 62% nei 28 Paesi esaminati. Nel dettaglio, sebbene ci sia stato un decremento per i veicoli ibridi, si osserva un incremento per i veicoli totalmente elettrici dal 21% al 22%. Al contrario, i plug-in hybrid segnano una diminuzione dal 22% al 20%, ma rimangono di gran lunga superiori alla media globale del 12%. Questi numeri suggeriscono che l’Italia, pur segnando un calo nell’interesse, mantiene una posizione di rilievo a livello internazionale nel segmento elettrificato.
Il ruolo degli incentivi: Un fattore chiave per la crescita?
Gli incentivi rivestono un ruolo cruciale nel promuovere l’adozione di veicoli elettrificati in Italia. Le politiche di sostegno possono influenzare significativamente le vendite. È interessante notare che, nella prima metà del 2024, la Germania ha registrato un calo pari al 12,6% nel mercato delle immatricolazioni a causa della rimozione degli incentivi governativi. Situazioni analoghe si sono verificate anche in Italia, dove le immatricolazioni hanno visto un incremento del 116% a giugno 2024, una volta disponibili i fondi per l’acquisto di veicoli elettrici.
Tuttavia, l’infrastruttura di ricarica rimane un’area critica. Circa il 33% degli intervistati ha dichiarato di essere scoraggiato dalla limitata autonomia dei veicoli e il 30% ha citato i lunghi tempi di ricarica come fattori di disagio. Con una rete di circa 50.000 punti di ricarica disponibili, di cui più di 5.000 classificati come fast, c’è un segnale di miglioramento. Investimenti in tecnologia e infrastruttura sono essenziali per facilitare l’adozione e migliorare l’esperienza del cliente.
Le abitudini di mobilità: Un quadro aggiornato
Le abitudini di mobilità degli italiani mostrano come l’auto personale continui a dominare. Con il 59% degli intervistati che utilizza l’automobile per gli spostamenti quotidiani, seguita dalla micro-mobilità e dai veicoli a due ruote , le tendenze evidenziano un attaccamento a modalità di trasporto tradizionali. Inoltre, la scelta dell’auto è principalmente motivata da comfort e convenienza.
Focalizzandosi sulle motivazioni che spingono all’acquisto dei veicoli elettrici, viene apprezzato il costo ridotto del rifornimento, con il 42% che segnala il beneficio ambientale come un fattore cruciale. Tuttavia, diversi aspetti influenzano negativamente l’adozione: i costi iniziali troppo elevati e le limitazioni relative all’autonomia del veicolo continuano a essere ostacoli rilevanti.
La mobilità in Italia, quindi, è in lenta ma evidente trasformazione. Con l’evoluzione delle tecnologie e le pressioni per una maggiore sostenibilità, tutto lascia presagire che il settore dei veicoli elettrificati avrà spazio per crescere, malgrado le sfide attuali.