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Indagine della Finanza su dirigente medico: truffa aggravata nella gestione delle visite di idoneità

Indagine della Finanza su dirigente medico: truffa aggravata nella gestione delle visite di idoneità - Bagolinoweb.it

La recente indagine della Guardia di Finanza di Treviso ha portato alla luce una serie di irregolarità e possibili atti di truffa aggravata da parte di un dirigente medico dell’Usl 2. Il professionista, attivo dal 2016, avrebbe svolto visite di idoneità in autoscuole locali, continuando a percepire un’indennità di esclusiva riservata al personale sanitario che lavora esclusivamente in ambito pubblico. L’inchiesta, scaturita da verifiche fiscali, ha evidenziato compensi non dichiarati per oltre 300 mila euro, con un valore sequestrato di oltre 8 mila euro.

Attività illecite e indagini fiscali

L’inizio dell’indagine risale a una verifica fiscale condotta dalla Tenenza di Vittorio Veneto. Questo controllo ha permesso ai militari della Finanza di approfondire la situazione economica e professionale del dirigente medico. Attraverso l’analisi delle pratiche fiscali, è emerso che il professionista avrebbe incassato compensi elevati attraverso la somministrazione di visite mediche per il rinnovo della patente di guida in diverse autoscuole della provincia. Questi introiti, notevoli nel loro ammontare, non sono stati riportati alle autorità fiscali, il che configurerebbe un reato per evasione.

A sostegno delle indagini, è stata esaminata anche la documentazione fornita dal Centro elaborazione dati della Motorizzazione civile, da cui è emerso un quadro chiaro riguardo alla somma di compensi non dichiarati. La Guardia di Finanza ha eseguito ulteriori accertamenti che hanno rivelato l’illiceità dell’operato del medico, che oltre a non aver dichiarato gli introiti, ha continuato a incassare indebitamente l’indennità di esclusiva, un beneficio economico riservato a chi esercita esclusivamente nell’ambito della sanità pubblica.

Irregolarità nei giorni di malattia

Un aspetto ad oggi particolarmente inquietante emerso dalle indagini è il comportamento del dirigente medico in merito alla sua attività professionale nei giorni di assenza per malattia. I finanzieri hanno ricostruito diversi episodi in cui il medico ha effettuato visite per il rinnovo della patente mentre era assente dall’ospedale. In alcuni casi, è stato rilevato che le visite avvenivano durante l’orario di lavoro, con comunicazioni relative ai pazienti inviate al ministero dei Trasporti mentre il professionista era ufficialmente in malattia.

Questa condotta ha sollevato non solo interrogativi sull’appropriatezza delle sue azioni, ma anche sulla gestione della sua posizione all’interno dell’azienda sanitaria. È importante notare che tali comportamenti potrebbero avere ripercussioni significative, non solo sul piano etico, ma anche in termini di responsabilità legali e danni erariali. La questione potrebbe, infatti, essere inoltrata anche alla Corte dei Conti per un’indagine sulla possibilità di danni economici a carico dello Stato.

Chiusura del caso e sviluppi futuri

L’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza ha evidenziato gravi irregolarità che ora meritano un’ulteriore attenzione da parte delle autorità competenti. La posizione del dirigente medico sarà attentamente esaminata non solo sul fronte penale, ma anche per verificare eventuali danni economici per l’ente pubblico. Le misure adottate fino a ora, con il sequestro di beni per un valore significativo, dimostrano l’intento di garantire la legalità nel settore della salute pubblica e di perseguire con fermezza chiunque tenti di abusare della propria posizione. Le autorità locali e nazionali sono ora chiamate a monitorare con attenzione gli sviluppi di questo caso e a comunicare eventuali ulteriori accertamenti e misure correttive.