La politica abruzzese piange la scomparsa di Aurelio Giammoretti, esponente di lungo corso del Partito Democratico, venuto a mancare all’età di 82 anni. La sua carriera è stata segnata da un forte impegno per la comunità, iniziato negli anni della Democrazia Cristiana e proseguito fino ai giorni nostri. Giammoretti è stato ricordato da familiari e colleghi come un mentore e una figura di riferimento per le generazioni più giovani.
La carriera di Aurelio Giammoretti
Nato a Piacenza, Aurelio Giammoretti ha dedicato la sua vita al servizio della comunità, abbracciando diverse professioni e cariche pubbliche. Dopo una carriera iniziale come ufficiale dei carabinieri, si è orientato verso il settore pubblico, diventando funzionario dell’INPS e successivamente assicuratore. Il suo ingresso nella politica ebbe inizio a Pescara, dove attivò i primi passi con i giovani della Democrazia Cristiana.
La sua traiettoria politica lo ha visto passare attraverso diversi schieramenti. Dopo la Democrazia Cristiana, Giammoretti ha aderito al Partito Popolare e poi alla Margherita, fino a diventare un esponente di spicco del Partito Democratico. Le sue competenze e la sua dedizione lo hanno portato a ricoprire ruoli significativi come l’amministratore delegato della Saga e consigliere dell’Ente Manifestazioni Pescarese. Ha anche militato come consigliere provinciale, contribuendo all’ideazione e alla realizzazione del Porto Turistico di Pescara, un progetto che ha cercato di rilanciare il settore turistico locale.
Le sue azioni politiche hanno avuto un impatto duraturo sulla città di Pescara e sulla sua provincia, dove ha lavorato instancabilmente per il bene della comunità, guadagnandosi il rispetto e la stima di molti.
Un legame familiare e un’eredità politica
Aurelio Giammoretti era legato a una significativa tradizione politica familiare. È lo zio di Carlo Costantini, attuale consigliere comunale d’opposizione, e cognato dell’onorevole Giuseppe Quieti. Questi legami contribuiscono a sottolineare l’importanza della figura di Giammoretti nella politica locale. Il nipote Costantini lo ha ricordato affettuosamente su Facebook, richiamando il suo soprannome affettuoso “zio Lello”.
Attraverso le parole del nipote, emerge l’eredità che Giammoretti ha lasciato nella formazione di una nuova generazione di politici. Costantini ha evidenziato come la passione di suo zio per il coinvolgimento dei giovani nella vita politica abbia permesso di creare una classe dirigente capace e motivata. Questo aspetto della sua personalità è una delle ragioni principali per cui viene ricordato con affetto e rispetto. Giammoretti non ha soltanto ricoperto cariche pubbliche, ma ha anche svolto un ruolo essenziale come mentore, contribuendo a plasmare il futuro politico della città.
I funerali e il ricordo collettivo
I funerali di Aurelio Giammoretti si svolgeranno domani, mercoledì 25 settembre, alle 16:30 nella Chiesa di S. Pietro Apostolo, nota anche come Chiesa del Mare. Prima della cerimonia, è stata allestita una camera ardente presso la Casa Funeraria Caporale in via De Gaspari, dove amici, familiari e conoscenti potranno dare l’ultimo saluto fino alle 19:00.
La comunità di Pescara si prepara a riunirsi per onorare la memoria di Giammoretti, riconoscendo il suo impegno e la sua dedizione verso il bene comune. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nel panorama politico abruzzese, un settore che ha servito con passione e integrità. Le cerimonie e i messaggi di cordoglio si moltiplicano, testimoniando l’affetto e la stima che ha conquistato nel corso degli anni. A Pescara, Giammoretti sarà ricordato non solo per i suoi successi politici, ma soprattutto per la sua umanità e per il suo impegno a favore delle nuove generazioni.