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Gli arrosticini abruzzesi trionfano al G7 dell’Agricoltura e della Pesca a Siracusa

Gli arrosticini abruzzesi trionfano al G7 dell’Agricoltura e della Pesca a Siracusa - Bagolinoweb.it

Nell’ambito dell’Expo del G7 dell’Agricoltura e della Pesca, che si è concluso oggi a Siracusa, gli arrosticini di pecora hanno rubato la scena allo stand abruzzese. Durante l’evento, gli chef della regione hanno preparato oltre mille arrosticini al giorno, un segno tangibile dell’alto gradimento di questo piatto tipico della tradizione culinaria abruzzese. La presenza in questa manifestazione internazionale non solo ha richiamato l’attenzione del pubblico, ma ha anche visto la partecipazione di numerosi esponenti istituzionali, offrendo così a questo prodotto un nuovo palcoscenico.

La festa dei sapori abruzzesi in una location d’eccezione

L’area dedicata all’Abruzzo si trovava in una posizione privilegiata, vicino al Castello dell’isola di Ortigia, location di grande richiamo storico e culturale. Questo ha permesso di attrarre visitatori e personalità di spicco, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente. La vetrina fornita da questo evento ha rappresentato un’opportunità unica per valorizzare le tradizioni gastronomiche di una regione spesso legata a immagini di paesaggi montani e cultura popolare. Il richiamo degli arrosticini ha sottolineato come la cucina abruzzese non sia solo una questione di ingredienti, ma un’esperienza comunitaria che porta le persone insieme.

Ogni giorno, con l’intento di promuovere il prodotto tipico abruzzese, sono stati serviti questi spiedini di carne di pecora, accompagnati dall’immancabile Montepulciano d’Abruzzo. La formula è risultata vincente, non solo per il numero di porzioni preparate, ma anche per la varietà di palati che ha avuto la possibilità di degustarli. Arrosticini e vino, dunque, si sono rivelati un’accoppiata vincente, capace di conquistare i cuori e i palati di chi li ha provati.

Personalità di rilievo gustano il meglio dell’Abruzzo

L’appeal degli arrosticini è stato confermato dalla partecipazione di importanti figure istituzionali che, prima della cena di gala del G7, hanno voluto assaporare questo piatto simbolo della tradizione abruzzese. Tra i visitatori illustri si annoverano il commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, Janusz Wojciechowski, e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, insieme a diversi sottosegretari e al presidente dell’ICE, Matteo Zoppas. La loro presenza allo stand ha non solo elevato il profilo dell’iniziativa, ma ha anche posto l’accento sull’importanza di valorizzare i prodotti locali in un contesto internazionale.

È interessante notare come l’evento abbia offerto un’occasione per presentare anche altre specialità alimentari abruzzesi. Oltre agli arrosticini, sono stati evidenziati il vino, l’olio extravergine, il tartufo, lo zafferano, la ventricina, formaggi e dolci tipici, dimostrando così la ricchezza e la varietà della tradizione enogastronomica regionale. Ogni prodotto ha trovato il giusto spazio per essere apprezzato e rappresentato, contribuendo a creare un’immagine complessiva della qualità dell’agrifood abruzzese.

Un progetto di promozione che guarda al futuro

La presenza dell’Abruzzo al G7 è stata parte di un più ampio piano di promozione dell’agrifood sostenibile, messo in atto dalla Regione. La spedizione è stata organizzata dall’Azienda regionale per le attività produttive , che ha operato come braccio operativo dell’Ente regionale. Questo sforzo coordinato ha permesso di valorizzare non solo gli arrosticini, ma l’intero panorama gastronomico abruzzese, creando sinergie tra produttori, istituzioni e consumatori.

Le parole del vice presidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, confermano il successo dell’iniziativa, che ha saputo attirare l’attenzione non solo del pubblico presente, ma anche delle figure di spicco arrivate da tutto il mondo. “La logica di sostenibilità, unita alla tradizione, rappresenta una chiave per il futuro,” non solo per l’Abruzzo ma per l’intero comparto agroalimentare italiano, sempre più riconosciuto e apprezzato a livello globale.