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Addio a Marisa Cantarelli, pioniera dell’assistenza infermieristica in Italia: un’eredità indimenticabile

Addio a Marisa Cantarelli, pioniera dell'assistenza infermieristica in Italia: un'eredità indimenticabile - Bagolinoweb.it

Oggi Milano piange la perdita di Marisa Cantarelli, una figura fondamentale nel panorama dell’assistenza infermieristica italiana, scomparsa all’età di 94 anni. La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche ha ufficializzato la notizia, definendola “una donna, una professionista che ha fatto la nostra storia“. La sua carriera, iniziata negli anni ’50, ha rivoluzionato il settore, ponendo le basi per un riconoscimento formale e per una professionalità infermieristica autonoma.

Le origini di Marisa Cantarelli e la formazione professionale

Marisa Cantarelli nasce in un’epoca in cui le professioni sanitarie non godevano dello stesso riconoscimento che hanno oggi. Dopo la sua formazione a Roma presso la Scuola della Croce Rossa Italiana, si trasferisce a Milano dove, nel 1969, fonda la Scuola Infermieri Professionali a Magenta. Questa istituzione rappresenta un passo fondamentale nella sua carriera, perché offre una preparazione pratica e teorica di alto livello a numerosi futuri infermieri. Il suo approccio pedagogico e innovativo ha contribuito alla creazione di una generazione di professionisti che avrebbero determinato la qualità dell’assistenza sanitaria in Italia.

Nel 1975, il suo impegno viene riconosciuto a livello accademico: viene nominata Vicedirettrice della Scuola Universitaria di Discipline Infermieristiche dell’Università degli Studi di Milano. Questo incarico, che mantiene fino al 1999, le consente di influenzare profondamente la formazione degli infermieri, integrando ricerca e insegnamento attraverso un approccio multidisciplinare. Cantarelli non è solo un’insegnante, ma un vero e proprio agente di cambiamento nel settore sanitario.

La rivoluzione dell’infermieristica: competenze e responsabilità

Marisa Cantarelli ha dedicato la sua carriera professionale a riformare la figura dell’infermiere, ponendo l’accento su competenze specifiche e responsabilità professionale. In un’epoca in cui l’infermieristica si limitava a un mero rispetto del “mansionario” e a una relazione asimmetrica con i medici, Cantarelli ha promosso l’importanza di un approccio autonomo e responsabile. Ha compreso che per migliorare il servizio di assistenza era necessario un cambiamento radicale del modello di assistenza, che mettesse al centro i bisogni delle persone.

Il suo lavoro si è esteso oltre i confini nazionali: Marisa ha svolto missioni all’estero per il Ministero della Salute, studiando metodologie di assistenza in altri Paesi. Queste esperienze hanno alimentato il suo progetto di riforma e sono culminate nella creazione del modello delle Prestazioni Infermieristiche, un’importante conquista che ha ribadito la professionalità e l’autonomia degli infermieri in Italia. Grazie a questo modello, gli infermieri hanno acquisito maggiore dignità e riconoscimento nel panorama sanitario.

Un’eredità accademica e culturale duratura

Oltre al suo impegno pratico nella formazione degli infermieri, Cantarelli è stata anche una prolifica autrice. Ha pubblicato numerosi scritti sul modello delle Prestazioni Infermieristiche, contribuendo alla diffusione del pensiero infermieristico in Italia. La sua opera, inizialmente presentata in una prima edizione nel 1997, ha conosciuto due ulteriori riedizioni, dimostrando la sua rilevanza e l’attenzione per un’evoluzione continua delle pratiche infermieristiche.

Nel corso degli anni, Cantarelli ha ricevuto diversi riconoscimenti in virtù del suo impegno nel settore. Nel 2013, le è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, riconoscimento che sottolinea il valore della sua opera. Nel 2022, il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, le ha assegnato l’Ambrogino d’Oro, evidenziando come la sua influenza abbia tracciato un percorso significativo negli oltre 70 anni di storia dell’assistenza infermieristica in Italia. Questo premio rappresenta non solo un riconoscimento personale ma anche un tributo alla sua dedizione e alla sua capacità di “umanizzare la cura”.

La figura di Marisa Cantarelli rimarrà nella memoria collettiva come simbolo di un cambiamento significativo nel mondo dell’infermieristica e come esempio per le future generazioni di professionisti. Il suo impatto è destinato a perdurare negli anni e continuerà ad ispirare con la sua visione di una professione più rispettata, autonoma e orientata al paziente.