A Lapio, la comunità si prepara a commemorare il centenario della morte di Don Davide Forte, una figura centrale per la vita religiosa e culturale del paese. L’evento, fissato per lunedì 30 settembre, si svolgerà all’interno della Chiesa della Confraternita del Carmine, dove il parroco Don Luigi Verzaro guiderà la messa delle 18:30. Questa celebrazione è un’importante occasione per onorare la memoria di un sacerdote che ha profondamente segnato la storia locale, arricchendo il patrimonio spirituale e culturale della zona.
Storia e legato di Don Davide Forte
Don Davide Forte, nato nel XIX secolo, è stato un protagonista della vita ecclesiastica e culturale di Lapio. È conosciuto non solo per il suo ruolo di sacerdote, ma anche come un fine intellettuale e un accanito pubblicista. La sua opera spazia dall’attività pastorale alla scrittura, dove ha contribuito a un dibattito pubblico che affrontava le problematiche sociali e religiose del suo tempo. In particolare, Forte era noto per le sue posizioni antimoderniste, un approccio che rifletteva le sue preoccupazioni per i cambiamenti socioculturali dell’epoca.
Negli anni, Don Davide ha guidato la Confraternita del Carmine, dedicando circa quattro decenni alla sua cura e al suo restauro. Questa dedizione ha lasciato un segno indelebile sia nell’architettura del luogo di culto, sia nella vita comunitaria, cementando la sua figura come uno dei principali punti di riferimento spirituali e culturali per i fedeli. L’abate di Lapio non solo si è distinto per la sua opera all’interno della chiesa locale, ma anche per il suo impegno nella scrittura editoriale, dove ha esposto le sue idee e preoccupazioni sui mali del suo tempo attraverso diversi periodici locali e nazionali.
La commemorazione e il contributo di Fiorenzo Iannino
La commemorazione di Don Davide Forte è stata organizzata dal priore della Confraternita, Gaetano Caprio, e avrà un’importanza particolare per l’intera comunità. Caprio ha sottolineato l’importanza di ricordare un personaggio così influente, evidenziando come la ricorrenza non possa passare inosservata. Il programma della serata prevede una messa celebrativa, seguita da un intervento dello storico locale Fiorenzo Iannino, che si occuperà di approfondire la figura di Forte e il suo impatto duraturo su Lapio e oltre.
Iannino si affiderà a documenti storici e testimonianze per illustrare il profilo di Don Davide come sacerdote e pensatore. Il suo discorso sarà introdotto dal segretario della Confraternita, Gaetano Nutile, il quale avrà il compito di contestualizzare il ricordo nella contemporaneità, sottolineando l’importanza del messaggio di Forte, che continua a risuonare anche nel presente.
L’eredità culturale di un sacerdote intellettuale
Oltre all’aspetto religioso, l’eredità di Don Davide Forte è fortemente connessa alla sua produzione scrittoria. La sua attività di pubblicista ha portato alla pubblicazione di numerosi articoli sulla ‘Gazzetta Popolare’ di Avellino, nei quali affrontava i temi di particolare rilevanza sociale dell’epoca. Questi scritti, cristallizzati in un volume nel 1900, rappresentano non solo un’importante testimonianza della sua epoca, ma anche un contributo essenziale al dibattito culturale e politico dell’epoca.
La sua influenza si estende anche oltre il territorio di Lapio, toccando questioni più ampie che riguardano l’interpretazione dei valori tradizionali in un mondo in rapido cambiamento. La sua posizione, spesso in contrapposizione con il modernismo, offre spunti di riflessione ancora pertinenti per le sfide contemporanee, rendendo la sua memoria e il suo pensiero attuali e significativi.
La commemorazione di Don Davide Forte, quindi, non è solo un omaggio a una figura storica, ma anche un’opportunità per riflettere su quanto il suo pensiero possa influenzare le sfide della società moderna.