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Geo Barents bloccata in Italia: le autorità impongono un fermo di 60 giorni, colpita da ispezione

Geo Barents bloccata in Italia: le autorità impongono un fermo di 60 giorni, colpita da ispezione - Bagolinoweb.it

Geo Barents bloccata in Italia: le autorità impongono un fermo di 60 giorni, colpita da ispezione

La nave Geo Barents, gestita da Medici senza frontiere, è nuovamente ferma in Italia a causa di due provvedimenti delle autorità locali. Questi si aggiungono a una serie di misure che limitano la capacità di intervento della nave nel Mediterraneo centrale, dove il salvataggio di vite umane rimane una questione critica. Il fermo si basa su accuse di non rispetto delle istruzioni della Guardia Costiera libica e su carenze tecniche riscontrate durante un’ispezione.

La decisione delle autorità italiane

Dettagli del fermo

Il provvedimento di fermo della Geo Barents è stato reso noto dopo lo sbarco della nave a Genova, dove ha portato a terra persone salvate in mare. Le autorità italiane hanno applicato un primo fermo di 60 giorni basato sul Decreto Piantedosi. Questo decreto viene descritto come uno strumento normativo che pretende dalla nave il rispetto delle indicazioni fornite dalla Guardia Costiera libica durante le operazioni di soccorso. La critica da parte di Medici senza frontiere è dichiarata chiara: nonostante le difficoltà e le accuse, la Geo Barents ha sempre agito nel rispetto delle leggi internazionali.

L’ispezione e le carenze tecniche

In aggiunta al primo provvedimento, un’ispezione condotta da un’agenzia di controllo dello Stato di approdo ha portato la Geo Barents a un secondo fermo. Quest’ultimo è stato motivato da otto carenze tecniche riscontrate sulla nave, che, secondo le autorità, giustificherebbero ulteriori restrizioni. Le carenze variano da questioni relative alla sicurezza della nave a problematiche operative che richiederebbero manutenzione.

Questa situazione non è nuova per la Geo Barents; rappresenta un altro esempio delle difficoltà che le navi ONG incontrano nel Mediterraneo. La richiesta di operare in condizioni ottimali è fondamentale per garantire la sicurezza degli interventi di salvataggio, ma le ONG sono spesso soggette a controlli molto severi.

L’impatto sulle operazioni di salvataggio

Restrizioni e conseguenze

Medici senza frontiere ha dichiarato che questa è la quarta volta che la Geo Barents viene fermata a seguito di operazioni di salvataggio. Le ONG vengono frequentemente criticate e controllate, creando un clima di insicurezza che ostacola l’operato nel salvataggio di vite. Questi provvedimenti, secondo l’ONG, non sembrano motivati dalla sicurezza dei naufraghi, ma piuttosto dal desiderio di limitare l’operato delle organizzazioni di soccorso.

La situazione si complica ulteriormente nel contesto del Mediterraneo centrale, una delle rotte migratorie più pericolose al mondo. Da anni, il numero di morti in mare continua a crescere e la necessità di interventi immediati è sempre più critica. Con il blocco della Geo Barents, meno unità sono disponibili per rispondere a chiamate di emergenza.

Il ruolo controverso della guardia costiera libica

Le autorità italiane, nel giustificare le loro decisioni, sembrano dare sostegno alla Guardia Costiera libica, il cui operato è al centro di polemiche. L’ONU e diverse ONG per i diritti umani hanno accusato la Guardia Costiera libica di violazioni sistematiche dei diritti umani. Questo solleva interrogativi sul perché le operazioni di salvataggio debbano essere subordinate a un ente accusato di gravi abusi.

Le informazioni raccolte su tale frangente pongono quindi interrogativi sulle varie politiche e leggi europee che limitano le operazioni delle ONG in un’area marittima dove la vita umana continua ad essere a rischio. Il forte impegno di Medici senza frontiere e di altre organizzazioni nel cercare di salvare vite deve essere riconosciuto e sostenuto, piuttosto che ostacolato.

Querela e controversie continuano a delineare il quadro di un Mediterraneo in crisi, dove il dovere umanitario e le leggi nazionali sembrano spesso in conflitto.