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Crotone-Cassano-Cerchiara: una battaglia per la bonifica ambientale e la salute pubblica

Crotone-Cassano-Cerchiara: una battaglia per la bonifica ambientale e la salute pubblica - Bagolinoweb.it

La bonifica del Sito di Interesse Nazionale Crotone-Cassano-Cerchiara è diventata uno dei temi più rilevanti in Calabria, evidenziando una situazione critica che persiste da oltre vent’anni. Questa questione non è solo una problematica ambientale, ma ha un impatto diretto sulla salute di decine di migliaia di cittadini. La consigliera regionale del Partito Democratico, Amalia Bruni, ha recentemente espresso le sue preoccupazioni durante un incontro dell’assemblea del Movimento Civico “Ambiente e Salute” tenutosi a Crotone, sottolineando l’urgenza di un intervento sistematico e coordinato.

Le conseguenze di un lungo inquinamento

L’inquinamento del SIN Crotone-Cassano-Cerchiara ha rilevanti conseguenze sanitarie per la popolazione locale. Il recente studio SENTIERI 2023, condotto dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, conferma i gravi rischi legati alla contaminazione ambientale. I dati evidenziano un aumento delle patologie legate all’inquinamento, come tumori e malattie respiratorie, rendendo la situazione una priorità non solo per le istituzioni sanitarie locali ma anche per quelle nazionali.

La lunga durata di questa situazione è stata aggravata dall’assenza di azioni efficaci di bonifica. Nonostante gli sforzi precedenti, che includevano un piano di intervento già approvato nel 2019, molti interventi previsti non sono stati attuati. Questo ha comportato una crescente frustrazione tra i cittadini e gli attivisti locali, i quali chiedono un cambiamento significativo e misure concrete per garantire la salute e la sicurezza pubblica.

La consigliera Bruni afferma che, per affrontare efficacemente questa crisi, è fondamentale un impegno congiunto tra enti locali e nazionali. Si sottolinea la necessità di un piano di intervento che possa finalmente iniziare a risanare un territorio gravemente compromesso dall’inquinamento.

Le critiche alle decisioni del governo

Amalia Bruni ha criticato duramente le recenti decisioni adottate dal governo, in particolare in merito al decreto del 1 agosto emanato dal Ministero dell’Ambiente. Secondo la consigliera, queste scelte mettono in discussione il percorso di bonifica già definito nel 2019, creando confusione e incertezza tra i soggetti coinvolti nel processo di risanamento ambientale.

“La ripartenza da zero, a distanza di cinque anni da un piano condiviso, è un passo indietro inaccettabile,” ha dichiarato Bruni. Questa mancanza di continuità e di rendicontazione delle azioni passate per la bonifica alimenta ulteriormente il malcontento tra i cittadini, che attendono da troppo tempo quanto stabilito da un progetto che, purtroppo, sembra ora nel limbo.

La posizione della consigliera implica che la trasparenza e la responsabilità sono fondamentali in questo processo. La fiducia delle comunità locali nei confronti delle istituzioni deve essere ricostruita e le azioni da intraprendere devono riflettere un vero impegno per la celerità e la sicurezza della salute pubblica.

Un approccio integrato per la salute pubblica

La battaglia per la bonifica del SIN Crotone-Cassano-Cerchiara richiede un approccio che non si limiti agli aspetti legali, ma includa anche una strategia politica efficace. Bruni ha sottolineato l’importanza di non abbandonare il tavolo politico-istituzionale, affinché possano essere affrontati tutti gli aspetti critici della questione. “Se da un lato è giusto perseguire azioni legali, non possiamo tralasciare il confronto istituzionale,” ha affermato.

Un intervento educativo e informativo diventa cruciale. La consigliera ha ribadito la necessità di sviluppare un piano di prevenzione sanitaria capillare e urgente per le popolazioni colpite. Sottolineando il ruolo fondamentale dell’Azienda Sanitaria Provinciale , Bruni chiede un supporto diretto della Regione e la supervisione del Ministero della Salute per la creazione di misure straordinarie di prevenzione e intervento.

Questo piano straordinario dovrebbe comprendere campagne di sensibilizzazione, screening sanitarie e controlli regolari per le popolazioni residenti nelle aree a rischio, al fine di arginare i danni provocati dall’inquinamento e garantire una maggiore sicurezza ai cittadini. L’auspicio è che le istituzioni si muovano speditamente per attivare le risorse necessarie a fronteggiare questa emergenza sanitaria e ambientale.