Un episodio di salmonellosi ha colpito diversi bambini nelle mense scolastiche di cinque comuni toscani, generando preoccupazione tra famiglie e autorità sanitarie. Circa 60 giovani pazienti hanno mostrato sintomi di infezione da salmonella, portando alcuni di loro al ricovero. Il pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze è stato il principale punto di riferimento per le prime cure e il monitoraggio della situazione.
I casi segnalati e l’intervento dell’ospedale Meyer
Dopo il verificarsi di vari casi di salmonellosi, circa 60 bambini sono stati visitati presso il pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Meyer. Di questi, circa dieci sono stati ricoverati in pediatria, con un’età compresa tra i 6 mesi e i 13 anni. I sintomi riscontrati sono stati classificati dal personale medico come attribuibili a un’infezione intestinale da salmonella. Sebbene alcuni dei giovani pazienti presentino condizioni cliniche più severe, le autorità sanitarie hanno rassicurato le famiglie, sottolineando che nessun bambino è in pericolo di vita e che ci si aspetta un miglioramento nelle prossime ore.
La direzione dell’ospedale ha preso misure preventive e di allerta, mantenendo un contatto costante con la Asl Centro. Inoltre, è stato disposto un monitoraggio attivo delle pediatrie di tutti i presidi ospedalieri della zona, affinché possano gestire eventuali nuovi casi clinici. Stefano Masi, responsabile del pronto soccorso del Meyer, ha chiarito che, qualora le condizioni dei bambini siano stabili, non è necessario recarsi al pronto soccorso ma basterà una visita dal pediatra di famiglia.
Controlli e risposte delle autorità sanitarie
In risposta ai casi di salmonellosi, il Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro ha avviato controlli mirati giovedì 26 settembre, esaminando gli stabilimenti dell’azienda di refezione scolastica Qualità&Servizi spa, che gestisce la mensa nei comuni coinvolti. I risultati di questi controlli non hanno evidenziato problematiche significative e non sono state imposte misure di sospensione o modifica dell’attività mensa.
Tuttavia, l’azienda ha emesso una nota evidenziando che, in attesa di ulteriori comunicazioni da parte della Asl, e per garantire la massima cautela, ha deciso di sospendere il servizio per le scuole dell’infanzia e primarie il venerdì 27 settembre. Sono stati prelevati campioni di cibo per l’analisi, i cui risultati saranno resi noti dalle autorità competenti, mentre il personale attende l’esito per valutare la ripresa del servizio previsto per lunedì 30 settembre.
Implicazioni per le mense scolastiche e le famiglie
A seguito di questo episodio, la situazione ha coinvolto anche il servizio mensa degli asili nido comunali. Nonostante la sospensione delle mense per le scuole primarie e dell’infanzia, il servizio mensa per gli asili nido non subirà interruzioni. I pasti continueranno a essere preparati dalla cucina interna del nido Stacciaburatta, garantendo così la continuità del servizio per i più piccoli.
Le famiglie dei bambini coinvolti sono state informate delle misure in atto e della situazione clinica dei propri figli, ricevendo rassicurazioni da parte dell’ospedale e delle autorità sanitarie. Si invita comunque a mantenere un attento monitoraggio delle condizioni di salute dei bambini, promuovendo visite regolari dal pediatra e segnalando tempestivamente eventuali sintomi preoccupanti.
Questa situazione ha spinto i Comuni interessati a tematizzare l’importanza della sicurezza alimentare nelle mense scolastiche, ricordando ai genitori e al personale scolastico la necessità di segnalare eventuali irregolarità nella qualità del cibo. La sicurezza dei bambini rimane la priorità assoluta per tutte le istituzioni coinvolte.