L’assegnazione degli incarichi annuali da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Avellino si è trasformata in una questione di grande rilevanza, che coinvolge direttamente i docenti della scuola dell’infanzia. Un gruppo di insegnanti ha sollevato gravi dubbi riguardo alle operazioni di attribuzione dei posti, evidenziando come le anomalie nel sistema di gestione delle graduatorie abbiano portato a situazioni di ingiustizia. In questo contesto, le richieste di chiarimenti e correttivi si fanno sempre più pressanti e una nuova organizzazione delle assegnazioni sembra necessaria per garantire un trattamento equo per tutti gli aspiranti.
Le anomalie nel sistema di assegnazione
Il gruppo di docenti, che ha deciso di rendere pubblica la propria posizione attraverso una nota ufficiale, denuncia che le assegnazioni degli incarichi annuali non rispecchiano le reali posizioni delle graduatorie. Secondo quanto riportato, ci sarebbero state violazioni delle disposizioni ministeriali che regolano l’assegnazione degli incarichi, in particolare per quanto riguarda la nomina in ruolo per i docenti immessi da GAE . In base alle normative vigenti, un docente che ottiene un incarico a tempo indeterminato non dovrebbe accettare contemporaneamente un incarico annuale nella stessa classe di concorso. Tuttavia, le segnalazioni indicano che oltre una decina di incarichi annuali sono stati assegnati a docenti che non avrebbero potuto accettarli, lasciando senza posto chi, invece, occupava una posizione più alta in graduatoria.
Questa situazione genera un chiaro malcontento tra i docenti coinvolti e solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’affidabilità del sistema utilizzato per l’assegnazione degli incarichi. La scarsa considerazione delle posizioni in graduatoria potrebbe non solo ledere i diritti di numerosi insegnanti, ma anche minare la fiducia nel sistema scolastico stesso, già provato da anni di riforme e cambiamenti normativi.
La posizione dell’Ufficio Scolastico Provinciale
Di fronte alle contestazioni, i funzionari dell’Ufficio Scolastico Provinciale hanno ribadito che la cancellazione degli incarichi assegnati ai docenti immessi in ruolo non sarebbe fattibile. Questo ha sollevato ulteriori dubbi e critiche in merito alla gestione delle graduatorie. Alcuni specialisti dell’algoritmo, consultati in merito, hanno dichiarato che l’operazione di esclusione di quanti hanno già ottenuto un ruolo dovrebbe essere tecnicamente attuabile e, se implementata, avrebbe potuto prevenire l’assegnazione di incarichi inappropriati, salvaguardando così i diritti di chi si trovava più in alto nella graduatoria.
L’assenza di una funzione che impedisse la partecipazione dei docenti già immessi in ruolo al turno di assegnazione degli incarichi annuali ha quindi destato preoccupazione. È emersa l’idea che un adeguamento tecnologico del sistema potrebbe migliorare significativamente le operazioni, evitando ingiustizie e creando un ambiente più equo per tutti i candidati.
Richiesta di rettifica e paralleli con altre province
In light of quanto emerso dalle segnalazioni, i docenti richiedono una rettifica delle assegnazioni degli incarichi annuali, similmente a quanto accaduto in altre province, dove problematiche analoghe sono state affrontate con risoluzioni efficaci. L’adeguamento delle posizioni in graduatoria è considerato fondamentale per garantire il rispetto dei diritti di tutti gli aspiranti, così come il diritto di ogni docente a ricevere un incarico conforme alla propria posizione nella graduatoria.
Questo appello a una revisione delle assegnazioni rappresenta non solo una richiesta di giustizia per i singoli interessati, ma sottolinea anche l’importanza di un sistema scolastico equo e trasparente. L’auspicio è che le autorità competenti ascoltino le istanze dei docenti, apportando le necessarie modifiche al sistema di gestione delle graduatorie, al fine di ripristinare la fiducia nella procedura di assegnazione degli incarichi e garantire un ambiente di lavoro giusto e meritocratico.