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Emergenza crimine animale nel Lazio: i dati allarmanti del rapporto Zoomafia 2024

Emergenza crimine animale nel Lazio: i dati allarmanti del rapporto Zoomafia 2024 - Bagolinoweb.it

La situazione della zoocriminalità nel Lazio continua a destare preoccupazione, con un aumento significativo di procedure legali riguardanti maltrattamenti e traffico di animali. Il 25esimo rapporto Zoomafia della Lav, reso pubblico per il 2024, presenta un quadro inquietante delle attività illegali che coinvolgono animali nella regione. Questi reati non solo minacciano il benessere degli animali, ma evidenziano anche l’infiltrazione della criminalità organizzata in settori cruciali come l’allevamento e la pesca. Le autorità si trovano a dover rispondere a un fenomeno complesso e sempre più ramificato, con oltre 554 fascicoli aperti nel 2023, che rappresentano il 6,40% del totale nazionale.

Le nuove forme di zoocriminalità

Nel Lazio, l’analisi del criminologo Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Zoomafia, ha messo in luce come i reati legati allo sfruttamento degli animali si stiano evolvendo. Ad esempio, si registrano attività di maltrattamento organizzato e traffico di cuccioli provenienti dall’estero, che operano in modo sistematico e ben strutturato. Dopo una lunga dormienza, il bracconaggio richiama l’attenzione, in particolare per quanto riguarda la cattura illegale di specie protette nelle aree costiere e nelle isole pontine, aree definite “black spots” nel piano nazionale antibracconaggio.

Inoltre, le denunce di corsa clandestina di cavalli e sfruttamento di animali per scopi illeciti, come lo spaccio di droga, si sono amplificate. Tra i vari aspetti, emerge l’uso di animali a scopo intimidatorio da parte di gruppi malavitosi, evidenziando l’urgenza di interventi legislativi efficaci per contrastare tali fenomeni. Le indagini rivelano quanto sia diffuso il traffico di animali attraverso internet e l’emergere di forme di zoocriminalità giovanile, indicando che anche le generazioni più giovani sono coinvolte nel perpetuare questo ciclo di violenza contro gli animali.

Analisi statistica dei reati nel Lazio

Il rapporto della Lav si avvale di un’analisi dettagliata dei procedimenti penali aperti nel 2023. Le informazioni, provenienti da sette Procure su dieci in tutto il Lazio, mostrano un aumento di casi che coinvolgono varie tipologie di reati. In particolare, a Latina si registrano 105 procedimenti con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente, mentre Roma ha visto un leggero calo, con 136 procedimenti e 75 indagati. I dati per Tivoli indicano un’affermazione continua della criminalità, con 120 procedimenti e 38 indagati.

Nonostante le autorità stiano cercando di affrontare il problema, ci sono ancora lacune significative nel sistema giudiziario. La Procura della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Roma ha avviato solo tre procedimenti penali nel 2023, segnalando un punto critico nelle azioni legali riguardanti i minori coinvolti in reati contro gli animali. Nel complesso, il 5,41% degli indagati nazionali si trova nella regione, sottolineando non solo la portata del problema, ma anche l’urgenza di un intervento coordinato a livello statale per garantire una maggiore protezione degli animali.

L’appello alla giustizia e le sfide legislative

Gianluca Felicetti, presidente della Lav, ha sottolineato il drammatico contesto attuale, parlando di “pericolosa e ramificata diffusione dei crimini sulla pelle degli animali”. La sua denuncia riguarda in particolare l’immobilismo delle istituzioni, con le proposte di legge per inasprire le pene per i reati contro gli animali ferme da mesi alla commissione Giustizia della Camera. Questo stallo legislativo frena le possibilità di azioni efficaci per combattere le violazioni dei diritti degli animali.

In un contesto tanto complesso, è fondamentale che le forze dell’ordine e le Procure dispongano degli strumenti necessari per affrontare la crescente minaccia della zoocriminalità. L’adeguamento delle leggi esistenti e l’introduzione di nuove normative sono passi cruciali per dissuadere la criminalità organizzata dall’infiltrarsi nei settori legati agli animali. È chiaro che per garantire la sicurezza e la dignità degli animali in Italia, è necessario un approccio multidisciplinare e risorse mirate per combattere efficacemente questa piaga sociale.