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Un’importante deliberazione della Giunta Comunale solleva dubbi tra i consiglieri di minoranza

Un'importante deliberazione della Giunta Comunale solleva dubbi tra i consiglieri di minoranza - Bagolinoweb.it

La recente decisione della Giunta Comunale di affidare una consulenza legale specializzata ha suscitato reazioni contrastanti tra i membri dell’assemblea. Alcuni consiglieri della minoranza hanno infatti richiesto l’annullamento in autotutela della deliberazione, mettendo in discussione la validità delle procedure seguite. Questa situazione porta alla luce questioni giuridiche di grande rilevanza, che meritano un’attenta analisi sia dal punto di vista normativo che amministrativo.

Il contenuto della deliberazione da parte della Giunta Comunale

La Giunta Comunale ha approvato una deliberazione che mira ad acquisire una consulenza giuridica da un esperto in diritto amministrativo. L’obiettivo di questa consulenza è quello di chiarire l’ambito applicativo della disposizione regionale contenuta nell’articolo 23, comma 4 bis della legge regionale n. 11/2007. In particolare, la Giunta vuole dirimere le incertezze relative all’efficacia temporale di tale norma e alla relativa disciplina transitoria. Questa consultazione si rende necessaria per confermare la designazione di Gennaro Santamaria come Coordinatore d’Ambito.

La nota di chiarimento inviata dal segretario generale Riccardo Feola sottolinea che è stato espresso un parere preventivo sulla proposta di deliberazione, in conformità con le normative vigenti. Tuttavia, i consiglieri di minoranza hanno sollevato obiezioni riguardo alla presunta illegittimità della deliberazione per mancanza del parere contabile previsto dall’art. 49 del Testo Unico degli Enti Locali . Questa situazione ha portato a un acceso dibattito all’interno del consiglio comunale.

Le contestazioni della minoranza e la difesa della Giunta

La critica principale avanzata dai consiglieri di minoranza si concentra sulla presunta mancanza di un parere contabile, che sarebbe necessario quando un atto deliberativo comporta riflessi sul bilancio di previsione. Tuttavia, il segretario generale ha chiarito che l’atto della Giunta rappresenta un mero indirizzo e non implica una spesa immediata o la scelta di un soggetto specifico da incaricare, quindi non giustifica la richiesta di un parere contabile.

Feola evidenzia che, secondo la giurisprudenza, una deliberazione che funge esclusivamente da atto di indirizzo non dovrebbe richiedere un parere contabile, dato che non esiste una quantificazione della spesa o l’individuazione di un capitolo di bilancio specifico. Così facendo, la Giunta Comunale ha inteso rispondere a una necessità amministrativa senza creare obblighi finanziari immediati.

Il ruolo del segretario generale e le osservazioni giuridiche

Il segretario generale Riccardo Feola ha inoltre enfatizzato l’importanza di considerare che ogni deliberazione ha valore di indirizzo, ove non influenzi direttamente le decisioni gestionali. Ciò è ben evidenziato in una sentenza del TAR Campania, che stabilisce come gli atti che danno indicazioni generali non necessitino di pareri contabili. Di fatto, le responsabilità amministrative e contabili vengono stabilite con atti successivi, nei quali sarà apposta la necessaria copertura finanziaria. Solo una volta formalizzati tali atti, il Dirigente del Settore Finanze potrà verificare se la spesa è adeguatamente coperta.

Inoltre, è cruciale notare che la mancata acquisizione dei pareri di regolarità tecnica e contabile non comporta automaticamente l’invalidità degli atti deliberativi. Questo è conforme alla giurisprudenza consolidata del Consiglio di Stato, che chiarisce che queste mancanze rappresentano solo irregolarità e non invalidità delle deliberazioni. Il caso in questione dimostra la complessità del panorama giuridico e normativo locale.

Implicazioni e sviluppi futuri

La deliberazione della Giunta Comunale n. 248/2024 è un atto di indirizzo teso a chiarire posizioni giuridiche che potrebbero influenzare il funzionamento amministrativo dell’ente. Tuttavia, l’effetto pratico della decisione si evidenzierà solo con ulteriori atti amministrativi e la conseguente definizione di eventuali impegni di spesa. Soltanto a quel punto si potrà apporre il visto contabile e dare efficacia giuridica all’aggiudicazione della consulenza.

In attesa di ulteriori sviluppi, sarà interessante seguire come si evolverà il dibattito politico all’interno del consiglio comunale e se le contestazioni dei consiglieri di minoranza porteranno a modifiche procedurali nelle deliberazioni future. La questione, infatti, non è solo una questione di mera procedura amministrativa, ma tocca aspetti fondamentali della gestione e della trasparenza nella pubblica amministrazione.