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Caserta celebra la “Laudato Sì”: un festival nel segno della catechesi e della comunità

Caserta celebra la “Laudato Sì”: un festival nel segno della catechesi e della comunità - Bagolinoweb.it

Questa mattina, in data 26 settembre, il questore di Caserta, Andrea Grassi, ha preso parte all’inaugurazione del festival “Laudato Sì”, un evento significativo organizzato dalle Diocesi di Caserta e Capua presso il Rettorato dell’Università “Vanvitelli”. Durante l’incontro, sono stati affrontati temi cruciali legati alla catechesi e al ruolo delle istituzioni nel promuovere valori fondamentali per la comunità. La manifestazione ha attirato l’attenzione su questioni di ordine sociale e culturale, stimolando riflessioni importanti sul futuro del territorio.

La riconversione del Campo di Marte: un simbolo di rinascita

Un momento centrale del discorso del questore Grassi è stata la trattazione della riconversione dell’ex “Campo di Marte” del “Ma.c.ri.co.” di Caserta in “Campo di Pace”. Questo progetto non è solo una mera trasformazione fisica di uno spazio, ma rappresenta un’opportunità emblematicamente legata all’identità della città. Grazie a iniziative come questa, Caserta può riscoprire e valorizzare le sue radici culturali e sociali. Il questore ha evidenziato come tale riconversione possa diventare un catalizzatore per investimenti nei valori identitari del luogo, fungendo da esempio di rinascita e stimolo per principi positivi.

In un tempo in cui le comunità affrontano sfide sempre più complesse, il “Campo di Pace” emerge come un simbolo di unione e collaborazione. Grassi ha messo in luce che i valori di ordine e sicurezza devono essere al centro dell’azione comune, fungendo da fondamento per una serie di azioni positive che possono unire anziché dividere. L’iniziativa mira a contrastare le influenze negative di disordine e insicurezza che possono compromettere la coesione sociale.

L’importanza del dialogo interistituzionale

La presenza di figure di rilievo come mons. Pietro Lagnese, arcivescovo di Capua e Caserta, Simone Morandini, rappresentante della “Facoltà Teologica del Triveneto” di Padova, e Furio Cascetta, Prorettore dell’Università “Vanvitelli”, ha arricchito ulteriormente il dibattito sull’importanza delle partnership tra istituzioni religiose, educative e pubbliche per affrontare le sfide locali.

Questi incontri evidenziano come, attraverso il dialogo e la collaborazione, si possano costruire iniziative che non solo rispondano a esigenze immediate, ma che sappiano anche piantare semi per il futuro della comunità. La sinergia tra le diverse entità è fondamentale per garantire che i messaggi promossi durante il festival possano tradursi in azioni concrete nella vita quotidiana dei cittadini.

Il festival “Laudato Sì” non è solo un appuntamento per riflettere sui valori religiosi, ma anche un’opportunità per far emergere un dibattito profondo sull’importanza della responsabilità sociale e della solidarietà. Le istituzioni sono chiamate a rispondere nel migliore dei modi a queste sollecitazioni, creando un ambiente favorevole al progresso collettivo.

La visione di un futuro condiviso

L’evento di oggi si configura non solo come celebrazione dei valori della catechesi, ma come un passo fondamentale verso la costruzione di un futuro migliore per Caserta. La volontà di trasformare il “Campo di Marte” in un luogo di pace e di incontro è un invito a tutti i cittadini a partecipare attivamente alla vita della comunità.

La visione espressa dal questore Grassi e dai relatori invita a riflettere su come ciascuno, nel proprio ruolo, possa contribuire a un tessuto sociale più robusto. Valori come il rispetto, la solidarietà e l’unità devono diventare i fondamenti delle azioni quotidiane. L’augurio è che il festival “Laudato Sì” possa fungere da modello, ispirando altre iniziative analoghe in futuro e alimentando un rinnovato spirito di partecipazione tra i cittadini.