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Sogin e la gestione della contaminazione: conclusioni delle indagini preliminari a Potenza

Sogin e la gestione della contaminazione: conclusioni delle indagini preliminari a Potenza - Bagolinoweb.it

La situazione riguardante la contaminazione presso il sito ENEA-Sogin di Trisaia continua a suscitare attenzione e preoccupazione. Il 24 settembre 2024, la Procura della Repubblica di Potenza, attraverso la Direzione Distrettuale Antimafia, ha annunciato la conclusione delle indagini preliminari che hanno interessato la gestione della contaminazione accertata a partire dal 2015. Questo avvenimento segna una tappa importante in un processo che ha coinvolto sia le autorità locali che la società Sogin, incaricata della gestione e dello smantellamento delle infrastrutture nucleari.

La posizione di Sogin sulla contaminazione

In risposta alla conclusione delle indagini, Sogin ha preso una posizione chiara riguardo alla responsabilità della contaminazione. La società ha affermato che la contaminazione rilevata non è stata generata dalle attività di smantellamento in corso presso il sito di Trisaia. Secondo Sogin, la contaminazione è stata scoperta in un momento in cui era già in fase di attuazione un programma di monitoraggio ambientale. La società ha sottolineato che, non appena ha identificato la contaminazione, ha agito prontamente denunciandola alle autorità competenti. Questo passaggio evidenzia l’impegno di Sogin per la massima trasparenza e collaborazione con le istituzioni.

Sogin ha anche rimarcato che le circostanze relative alla contaminazione sono state esaminate durante le Conferenze di Servizio che si sono susseguite dal 2015 fino ad oggi. Questi incontri hanno permesso di appurare la correttezza dell’operato della società, che ha sempre messo al primo posto la tutela dell’ambiente e la sicurezza pubblica, a scapito di eventuali logiche di profitto. Questo approccio è in linea con gli obiettivi di una società pubblica e le normative vigenti in materia di protezione ambientale.

Attività di messa in sicurezza e smantellamento dell’Itrec

Sogin ha dichiarato che, nonostante le indagini in corso, continuerà a rispettare il proprio mandato istituzionale. La società ha in programma di proseguire le attività di messa in sicurezza dell’area contaminata e lo smantellamento dell’impianto Itrec, una delle strutture più rilevanti in termini di gestione dei rifiuti nucleari. Queste attività non solo mirano a garantire la sicurezza del sito, ma anche a ridurre al minimo l’impatto ambientale, convertendo così una situazione complessa in una opportunità di bonifica e ripristino.

Inoltre, Sogin ha confermato la sua disponibilità a collaborare con l’Autorità giudiziaria, seguendo l’approccio di apertura e trasparenza. Questa collaborazione è fondamentale per garantire che le attività intraprese siano conformi alle normative vigenti e per offrire una risposta adeguata alle preoccupazioni sollevate da parte della popolazione e delle istituzioni locali.

L’importanza della trasparenza e della responsabilità sociale

L’intera vicenda evidenzia l’importanza che ha la trasparenza nelle operazioni di una società pubblica come Sogin. In un contesto delicato come quello della gestione delle sostanze radioattive e della sicurezza ambientale, il pubblico deve poter navigare tra fatti e comunicazioni ufficiali in modo chiaro. La comunicazione aperta non solo favorisce la fiducia del pubblico, ma permette anche di delineare un percorso comune tra i cittadini, le autorità e le aziende coinvolte.

La responsabilità sociale gioca un ruolo chiave in questa situazione e Sogin, seguendo il proprio codice etico, si impegna a garantire la sicurezza e il rispetto dell’ambiente, assicurando che tutte le operazioni siano fatte secondo gli standard più elevati. La continua attenzione a queste tematiche è necessaria per ripristinare la fiducia della comunità, soprattutto in un periodo caratterizzato da timori legati alla salute pubblica e alla sicurezza ambientale.