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Settore degli imballaggi in legno: crollo del fatturato e sfide per il futuro in Italia e in Europa

Settore degli imballaggi in legno: crollo del fatturato e sfide per il futuro in Italia e in Europa - Bagolinoweb.it

L’industria degli imballaggi in legno sta vivendo un momento di crisi, influenzato dal rallentamento della manifattura in Italia e in Europa. I dati del Centro Studi FederlegnoArredo evidenziano un calo significativo del fatturato alla produzione, che nel 2023 ha registrato una contrazione del 22,8%, riportandosi ai livelli del 2021. Questo articolo esplora l’andamento del settore, le previsioni per il futuro, e gli impatti dei recenti regolamenti europei.

L’andamento attuale del settore degli imballaggi in legno

Il settore degli imballaggi in legno è da sempre considerato un indicatore della salute dell’industria, e l’anno in corso ha confermato questa correlazione. Secondo le ultime rilevazioni, il fatturato alla produzione è diminuito drasticamente, scendendo a 2,1 miliardi di euro. Non solo il fatturato ha subito un colpo da alcuni fattori esterni, ma anche il numero delle imprese è diminuito, scendendo a 1.515 nel 2022. Tuttavia, sorprendentemente, gli addetti del settore sono aumentati, con 14.333 unità registrate, segnando una crescita del 2,9%. Questo scenario crea una contraddizione interessante: mentre il settore nel suo complesso mostra segni di sofferenza, l’occupazione rimane in aumento.

Componenti come pallet, imballaggi personalizzati e cassette per la frutta rappresentano il cuore del business degli imballaggi in legno. La crisi del comparto è accentuata dalla concorrenza di materiali alternativi, con il segmento delle cassette che sta affrontando le maggiori difficoltà. Andrea Gava, presidente di Assoimballaggi di FederlegnoArredo, attribuisce questo rallentamento all’andamento dell’industria manifatturiera, di cui gli imballaggi in legno sono fortemente influenzati. La difficoltà più grande, tuttavia, è affrontata dall’industria agroalimentare, settore vitale per l’uso di cassette in legno.

Previsioni per il 2024: un futuro incerto

Le previsioni per il 2024 non sono incoraggianti, con un’ulteriore flessione del fatturato stimata attorno all’8%. Nonostante questo, Andrea Gava sottolinea che il calo dei prezzi, con un decremento superiore al 10% nel primo semestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, fa sperare che i volumi di produzione rimangano relativamente stabili. Il terzo trimestre, comunque, mostra una tendenza negativa; il settore è in attesa di dati ufficiali che chiariscano ulteriormente la situazione.

Le sfide per il mercato interno non sono da sottovalutare, in particolare a causa delle ripercussioni del bonus 110, che ha impattato il comparto edilizio e della casa. La recessione in Germania, che ha un forte legame con la filiera automotive italiana, rappresenta un’altra minaccia, colpendo l’intero ecosistema industriale. Il comparto deve quindi prepararsi ad affrontare un contesto economico difficile, con le imprese che devono adattarsi rapidamente a queste nuove circostanze.

Impatti dei regolamenti europei sulla sostenibilità

Un aspetto cruciale che il settore degli imballaggi in legno deve affrontare si riflette nei nuovi regolamenti europei riguardanti la sostenibilità. Attualmente è in corso un congresso europeo in Belgio, dove si discutono le sfide legate a normative relative alla deforestazione e alla gestione dei rifiuti. Questi regolamenti, anche se non ancora attivi, promettono di avere ripercussioni significative sul settore. Andrea Gava, presente ai tavoli di discussione con le associazioni europee, ha evidenziato come l’industria stia già preparando le proprie strategie di adattamento.

Tra i punti più critici c’è il tema del riutilizzo degli imballaggi, argomento di crescente importanza nel contesto della sostenibilità. Nonostante in Italia siano già attivi alcuni sistemi per promuovere il riutilizzo, in particolare per i pallet standard, resta un buon margine di lavoro sull’ottimizzazione degli imballaggi personalizzati e su altre soluzioni industriali. Ognuno di questi aspetti richiede un’attenzione particolare, volta a garantire non solo la competitività del settore, ma anche il rispetto delle nuove normative e delle aspettative dei consumatori in tema di sostenibilità.