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Ricerche senza sosta in Abruzzo: disperse due persone nei boschi e sulle montagne

Ricerche senza sosta in Abruzzo: disperse due persone nei boschi e sulle montagne - Bagolinoweb.it

La situazione in Abruzzo continua a preoccupare, poiché le squadre di soccorso sono impegnate incessantemente nelle operazioni di ricerca di due persone disperse: un fungaiolo 70enne nei boschi del Voltigno, in provincia di Pescara, e un escursionista 35enne sul Gran Sasso, nel Teramano. Gli sforzi per rintracciare i due uomini, che si trovano in condizioni difficili e lontani dalle loro famiglie, richiedono l’impiego di esperti del Soccorso Alpino e Speleologico e di unità cinofile.

Le ricerche del fungaiolo nel Pescarese

Le ricerche del fungaiolo 70enne si sono intensificate, con diversi gruppi del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo attivi nelle operazioni di recupero. La scomparsa è stata denunciata dal fratello dell’uomo, che lo accompagnava durante una sessione di raccolta funghi nel bosco. Secondo le ricostruzioni, i due stavano trascorrendo una giornata all’aperto quando, all’improvviso, il fratello ha perso di vista il fungaiolo, senza riuscire a rintracciarlo. L’allerta è scattata martedì scorso quando il familiare non ha potuto avvisare le autorità per l’assistenza e il recupero, rendendo così cruciale un intervento tempestivo.

Le operazioni di ricerca, a causa delle difficoltà del terreno e delle condizioni meteorologiche, si sono svolte in modo meticoloso. I soccorritori stanno battendo a tappeto l’area in cui si presume possa trovarsi l’uomo, cercando di coprire ogni angolo del bosco. L’impiego delle unità cinofile si è dimostrato fondamentale per sniffare tracce e fornire indizi sulla direzione in cui il fungaiolo potrebbe essere andato. La comunità locale si è unita alle operazioni, offrendo supporto e assistenza, dimostrando un’importante solidarietà in tempi così critici. Le speranze di ritrovamento sembrano mescolarsi con l’inquietudine per l’inevitabile passare del tempo.

Le difficoltà nelle ricerche sul Gran Sasso

Parallelamente, le ricerche dell’escursionista 35enne sul Gran Sasso continuano da domenica scorsa, alimentando preoccupazione tra i familiari e le autorità locali. I soccorritori, in particolare, stanno affrontando delle sfide significative a causa delle avverse condizioni atmosferiche. Oggi si prevede l’impiego di squadre via terra, dato che forti venti e nuvole basse impediscono il sorvolo dell’Elisoccorso, complicando ulteriormente le operazioni di recupero.

Sabato scorso, l’escursionista aveva parcheggiato la propria auto nella zona di Cima Alta, a circa 1.600 metri di altitudine, nei pressi di un campeggio. Da lì, aveva iniziato il suo itinerario verso la cima orientale del Gran Sasso, passando lungo il sentiero che conduce al rifugio Franchetti. Nonostante le belle giornate di sole che caratterizzano l’autunno, il clima in montagna è noto per la sua imprevedibilità e repentina variazione. I familiari, accortisi della sua assenza la domenica, hanno immediatamente allertato le autorità, avviando la ricerca dell’escursionista scomparso.

Le squadre di soccorso operano in modo coordinato, cercando di coprire ogni possibile percorso e rifugio in cui l’uomo potrebbe essersi rifugiato in attesa di aiuto. Grazie alla mobilitazione di esperti alpinisti e alle dotazioni tecniche disponibili, le speranze di ritrovamento si mantengono, anche se l’imprevedibilità delle condizioni meteo richiede una cauta attenzione da parte di tutti gli intervenuti. La comunità locale continua a seguire le notizie sullo sviluppo delle operazioni, sperando per il migliore esito possibile in queste drammatiche circostanze.