in

Il parco della Trucca: tra natura, degrado e ricordi di un’inaugurazione festosa

Il parco della Trucca: tra natura, degrado e ricordi di un'inaugurazione festosa - Bagolinoweb.it

Il parco della Trucca di Bergamo, inaugurato nel 2011, rappresenta oggi un microcosmo di bellezze naturali e criticità evidenti. Mentre l’autunno si avvicina, le foglie cominciano a cadere, preparandosi a decorare il parco di tonalità calde, ma allo stesso tempo, la vegetazione mostra i segni di un deterioramento strutturale e di una manutenzione assente. La storia di questo polmone verde è segnata da eventi positivi e sfide che ne caratterizzano il presente.

Storia e significato del parco della Trucca

Il parco della Trucca, con i suoi 220.000 metri quadrati, è una delle principali aree verdi della città di Bergamo. Viene spesso paragonato a un piccolo Central Park, un luogo dove i cittadini possono respirare aria fresca e immergersi nella natura. La sua inaugurazione il 18 giugno 2011, sotto la guida dell’allora sindaco Franco Tentorio, ha segnato un momento di grande gioia per la comunità. Quel giorno, il sindaco ha solcato le limpide acque del laghetto a bordo di una barchetta, simbolo di un impegno verso la valorizzazione delle aree verdi cittadine.

Tuttavia, a distanza di oltre un decennio, il parco rivela un volto diverso: quello di un luogo in cui le condizioni di manutenzione sono visibilmente trascurate. Negli ultimi mesi, in particolare, l’ecosistema del laghetto ha subito un danno irreparabile, con la morte di ben 17 esemplari tra cigni, anatre e germani, causata da un’infezione da botulino. Questa triste realtà è il frutto di una catena di eventi che parte dal calo dell’ossigenazione dell’acqua, con la conseguente evidenza di un ambiente che avrebbe bisogno di maggiore attenzione.

Le problematiche strutturali del parco

Oggi, il parco della Trucca si presenta con chiare problematiche strutturali. I percorsi pedonali mostrano evidenti segni di cedimento, mentre le passerelle che conducono all’area cani diventano sempre più insicure. I rametti caduti e il muschio verde rame che ricopre le panchine ne testimoniano l’abbandono. I legni afflitti dalla ruggine e i tavoli da picnic scheggiati raccontano di una manutenzione pressoché assente. Le scelte di gestione verde, come il “sfalcio differenziato”, sebbene lodevoli in termini di sostenibilità, contribuiscono a dare un aspetto trascurato al parco, senza una comunicazione adeguata al pubblico.

È essenziale che vengano adottati interventi mirati per ripristinare non solo la funzionalità delle strutture, ma anche l’immagine del parco. La superficie del lago, una volta brillante, è ora di un colore marrone, segnale di un ecosistema che ha bisogno di interventi attivi e studiati. La mancanza di cartelli informativi per spiegare l’importanza di alcune scelte ecologiche contribuisce alla disinformazione e all’inevitabile senso di abbandono.

La memoria e il futuro del parco

Un altro aspetto delicato del parco della Trucca è rappresentato dal Bosco della Memoria, inaugurato con grande onore solo tre anni fa. La stele che lo contraddistingue è ora sbiadita, quasi a voler sottolineare l’inevitabile moto del tempo che, senza adeguate cure, mette a dura prova anche le commemorazioni più recenti. Questo punto di riferimento, simbolo di ricordo e rispetto, potrebbe perdere la sua rilevanza se non verranno attuate azioni destinate alla preservazione.

Si renda onore ai momenti di festa di quel 2011, riportando il parco al suo antico splendore. Se oggi il parco della Trucca rappresenta una realtà distante dalla visione iniziale, il desiderio della comunità è di riappropriarsi di questi spazi, trasformando il degrado in un’opportunità di rinascita. Con una visione strategica e una gestione attenta, il parco potrà tornare ad essere un luogo di incontro e serenità per i bergamaschi.