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I dati dell’Istat sul debito pubblico: le prospettive economiche dell’Italia fino al 2026

I dati dell'Istat sul debito pubblico: le prospettive economiche dell'Italia fino al 2026 - Bagolinoweb.it

L’analisi dei recenti dati forniti dall’Istat pone in evidenza un quadro complesso ed articolato sulla situazione economica dell’Italia, evidenziando un aumento del debito pubblico nel rapporto con il PIL nei prossimi anni. Con la revisione del programma di finanza pubblica, si prospettano nuove sfide che il governo dovrà affrontare. Analizziamo nel dettaglio le cifre e le conseguenze di questo scenario.

Il debito pubblico e le sue proiezioni al 2026

Le stime previste nel nuovo programma di finanza del governo evidenziano un rimbalzo del debito pubblico italiano, il quale è destinato a salire oltre le attese precedenti. Secondo le proiezioni, il 2024 chiuderà con un debito al 134,8% del PIL, un incremento rispetto al 134,6% previsto per il 2023 da Istat. Questi tassi mostrano una crescita costante, con previsioni che segnalano un ulteriore aumento al 137,1% nel 2025 e al 138,3% nel 2026. La curva del debito torna a salire, influenzata in maniera tangibile dall’eredità delle politiche di spesa passate, in particolare quelle legate al Superbonus.

Il Superbonus, insieme ad altre misure di incentivazione, si erge a protagonista di questa situazione, contribuendo in modo significativo al debito pubblico. Nel periodo fino al 2027, si stima che il costo associato a queste politiche possa aggirarsi intorno ai 40 miliardi l’anno, un fattore che peserà ancora in maniera marcata sul bilancio dello Stato.

I risultati del disavanzo e le aspettative per il futuro

Il disavanzo pubblico, secondo quanto riportato, dovrebbe fermarsi a un tasso del 3,8% del PIL nel 2023, ben al di sotto della previsione del 4,3% avanzata nel Documento di economia e finanza . Questa differenza positiva è attribuibile a una crescita robusta delle entrate fiscali che ha sorretto i conti pubblici. Si prevede, inoltre, una progressiva discesa del disavanzo che dovrebbe attestarsi al 3,2% nel 2025 e al 2,7% nel 2026, con l’obiettivo di mantenere il valore sotto la soglia del 3%, come anticipato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Le ambizioni di crescita si posizionano su un incremento del PIL del 1,2%, un tasso che si prevede costante dal 2024 al 2026. Questa stabilità economica dipenderà fortemente dalla congiuntura internazionale, dominata da incertezze che potrebbero anche influenzare la capacità di realizzare gli obiettivi fissati dal governo.

Le misure correttive e le scelte di politica economica del governo

Le sfide di bilancio impongono un intervento correttivo significativo da parte dell’esecutivo, con stime che suggeriscono una manovra da 12-13 miliardi all’anno. Queste misure, annunciate dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si concentreranno su una razionalizzazione della spesa pubblica attraverso tagli mirati. Sarà cruciale un equilibrio tra investimento e contenimento del debito, con particolare attenzione alla spesa sanitaria, che continuerà a crescere a un ritmo più sostenuto rispetto ad altre voci di spesa.

La revisione della spesa non si limiterà a un mero contenimento, ma agirà anche su riforme strutturali che abbracciano fisco, giustizia e concorrenza. Questi interventi sono considerati essenziali per ottenere l’approvazione della Commissione Europea e per garantire la sostenibilità economica a lungo termine.

Prospettive per il sistema delle pensioni e per il pubblico impiego

Il governo punta a mantenere una stabilità nel sistema previdenziale, cercando di confermare le misure attuali riguardanti la flessibilità nell’ingresso e i meccanismi di indicizzazione delle pensioni. Le attese riguardano anche un notevole aumento nell’ambito del pubblico impiego, con incrementi contrattuali stimati intorno al 6% per il periodo 2022-2024. Queste misure sono fondamentali per il mantenimento della forza lavoro nel settore pubblico, garantendo così una continuità di servizi essenziali.

La situazione economica dell’Italia nell’immediato futuro si presenta intrisa di complessità, ma le strategie messe in atto dal governo mirano a garantire una gestione sostenibile e responsabile dei conti pubblici, mantenendo al contempo l’impegno verso una crescita economica equilibrata.