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Oltre 100 mila cittadini sostengono la proposta di legge del PD per ridurre le liste d’attesa in Lombardia

Oltre 100 mila cittadini sostengono la proposta di legge del PD per ridurre le liste d'attesa in Lombardia - Bagolinoweb.it

In Lombardia, un’iniziativa legislativa promossa dal Partito Democratico ha ottenuto un significativo sostegno da parte dei cittadini, superando le 100 mila firme. Questo progetto di legge mira a cambiare radicalmente la gestione della sanità nella regione, affrontando in particolare il problema delle lunghe liste d’attesa. Con l’obiettivo di garantire un accesso equo e universale alle cure, questo testo intende ristrutturare la legge regionale sulla sanità e ribadire il valore della salute come diritto fondamentale.

Il progetto di legge: una modifica necessaria

La proposta di legge presentata dal PD lombardo si compone di due articoli ed è finalizzata a modificare la legge regionale n. 33 del 2009, che ha subito diverse trasformazioni a seguito delle riforme introdotte dai governi di Roberto Maroni nel 2015 e di Attilio Fontana-Giulio Gallera nel 2021. La chiave di volta di questo nuovo disegno legislativo è la separazione tra sanità pubblica e privata, con l’obiettivo di assicurare che anche l’offerta privata sia programmata e orientata alle reali esigenze della popolazione.

Il testo è fondato su quattro principi chiave:
1. Universalità del servizio: ogni cittadino deve avere accesso alle cure senza distinzioni.
2. Centralità della prevenzione: puntare sulla prevenzione delle malattie per ridurre i costi e migliorare la qualità della vita.
3. Priorità dei servizi territoriali: valorizzazione della sanità locale e dei servizi a disposizione nella comunità.
4. Governo pubblico degli erogatori: la gestione della sanità deve restare nelle mani delle istituzioni pubbliche per garantire trasparenza e equità.

Questi principi sono pensati per creare una rete di assistenza sanitaria più efficiente, migliorando l’accesso alle prestazioni più necessarie e riducendo l’affollamento delle strutture pubbliche.

Le voci dei sostenitori

Pierfrancesco Majorino, capogruppo del PD in Lombardia, sottolinea come la questione delle liste d’attesa rappresenti un problema non più tollerabile. “Vogliamo dire basta alle liste d’attesa che fanno arricchire alcuni e lasciano nello sconforto tanti lombardi. Questa proposta di legge di iniziativa popolare dovrà essere discussa e votata in consiglio regionale,” afferma Majorino. La sua dichiarazione evidenzia l’urgenza di dare risposte brevi e concrete a chi si trova in difficoltà a causa della crisi nel sistema sanitario.

Silvia Roggiani, segretaria regionale del Partito Democratico, aggiunge che il partito è attivamente impegnato nella raccolta di esperienze dei cittadini. “Le storie delle tante persone che non vedono garantito il diritto alla salute, nonostante le eccellenze del sistema sanitario lombardo, devono essere ascoltate. La giunta attuale non sembra in grado di rispondere a questa necessità,” dichiara Roggiani, richiamando l’attenzione sulla necessità di un cambio di rotta nella gestione della sanità locale.

La critica al sistema attuale

La situazione della sanità lombarda è ulteriormente compromessa dalla mancanza di un sistema di centralizzazione delle prenotazioni, come dimostra l’assenza di un Centro Unico di Prenotazione . Carlo Borghetti, capodelegazione in commissione sanità, critica l’attuale amministrazione per il progressivo allungamento delle liste d’attesa e la scarsa disponibilità di prenotazioni centralizzate. Secondo i dati forniti dall’assessore alla Sanità, Guido Bertolaso, solo una piccolissima parte della popolazione lombarda avrà accesso a queste prenotazioni entro la fine dell’anno, un ritmo che secondo Borghetti suggerisce che ci vorranno decenni per una reale riforma del sistema.

La proposta di legge del PD è vista come un passo fondamentale per riformare il sistema sanitario lombardo e mettere fine alle disuguaglianze che oggi affliggono milioni di cittadini. La richiesta è chiara: un cambiamento strutturale che garantisca l’accesso universale alle cure e migliori la qualità dei servizi offerti.