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Azienda Zero in Calabria: novità e sviluppi nella sanità regionale

Azienda Zero in Calabria: novità e sviluppi nella sanità regionale - Bagolinoweb.it

Il prossimo 8 ottobre si svolgerà un incontro interministeriale che segnerà un passo significativo per la sanità in Calabria, dove l’Azienda Zero, spesso al centro di critiche, intende dimostrare la propria utilità nel sistema sanitario regionale. Nel corso del meeting, l’ente di governance proporrà un piano per semi-ristrutturare e ottimizzare il trasferimento delle funzioni dalle aziende sanitarie verso una gestione centralizzata, segnalando un potenziale cambio di rotta. L’attenzione sarà focalizzata su efficienza e chiarezza, con l’intento di migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini.

L’architettura di Azienda Zero

Il progetto Azienda Zero nasce con l’intento di centralizzare e razionalizzare i servizi sanitari in Calabria. Tuttavia, la sua realizzazione ha subito diverse battute d’arresto. L’attuale dirigente dell’ente ha avviato un processo di accelerazione, proponendo un documento di chiara intendibilità che delinei una metodologia uniforme per il passaggio delle funzioni amministrative dalle aziende ospedaliere a una gestione centrale, posizionata nella Cittadella regionale. L’obiettivo è quello di stabilire un’architettura funzionale che possa realmente semplificare i processi e rendere la sanità calabrese non solo più organizzata, ma anche più reattiva alle esigenze dei cittadini.

L’approvazione del dca costituisce una priorità, poiché rappresenterebbe una base giuridica e operativa per il trasferimento delle funzioni. Questo passaggio non è un mero atto burocratico, ma un tentativo di superare le carenze che hanno contraddistinto la sanità calabrese negli ultimi anni. La sfida principale sarà quella di garantire una connessione efficace tra i vari livelli di gestione, affinché la transizione avvenga senza intoppi e con il supporto necessario da parte delle istituzioni e degli operatori del settore.

Mappatura del personale

Un altro elemento cruciale del piano riguarda la mappatura del personale che potrebbe essere assorbito da Azienda Zero. Attualmente, il commissario dell’ente ha commissionato uno studio dettagliato per identificare i funzionari con competenze amministrative, tecniche e informatiche che operano all’interno del servizio sanitario regionale. Questa iniziativa ha il duplice obiettivo di razionalizzare risorse e di garantire che il nuovo ente possa operare sin dal suo avviamento con personale qualificato.

La mappatura prelude a una manifestazione d’interesse che coinvolgerà una cinquantina di funzionari, ai quali verrà proposta la possibilità di un trasferimento. Tuttavia, la questione della mobilità non è priva di complicazioni, poiché le organizzazioni sindacali hanno fatto richieste esplicite riguardo alle garanzie di tutela per gli stipendi e per la carriera di chi deciderà di aderire al reclutamento. Si tratterà di un processo fondamentale per evitare l’assenza di candidati e garantire l’effettiva operatività di Azienda Zero.

La manifestazione d’interesse e le garanzie richieste

Il lancio della manifestazione d’interesse per l’assorbimento del personale si propone di fornire ad Azienda Zero le risorse umane necessarie per cominciare le proprie attività. I sindacati, tuttavia, hanno manifestato preoccupazioni riguardo a questa operazione, segnalando la necessità di proteggere i diritti dei lavoratori coinvolti. In particolare, si è richiesta l’attivazione di uffici periferici nelle aziende di provenienza per evitare che l’iniziativa si traduca in un fallimento, dovuto alla scarsa disponibilità dei funzionari a trasferirsi.

Sarà quindi necessaria una coordinazione attenta tra il management di Azienda Zero e le organizzazioni sindacali per garantire che le misure di reclutamento siano in linea con le aspettative dei lavoratori. La questione della mobilità interregionale è stata sollevata, con l’auspicio di attrarre personale qualificato che attualmente opera in altre regioni.

L’incontro con i sindacati e le richieste per il futuro

Recentemente, una delegazione di sindacati, tra cui Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl, è stata convocata per discutere la nuova architettura dell’ente. Durante questo incontro, le rappresentanze sindacali si sono focalizzate su tre punti principali: l’apertura della mobilità interregionale, l’avvio di procedure concorsuali e l’attrazione di nuove risorse, preferibilmente giovani, per soddisfare i fabbisogni identificati. Si è parlato di un’esigenza urgente di 67 unità di personale, un numero che riflette le carenze attuali all’interno delle strutture sanitarie.

Osservazioni e preoccupazioni sono state espresse anche riguardo alla riforma in atto e alle disfunzioni che perdurano nel settore dell’emergenza urgenza. La gestione di quest’area, al momento, non sembra ottimale, contribuendo al malcontento tra i lavoratori e i cittadini. I sindacati hanno chiesto la creazione di un tavolo di trattativa per affrontare le problematiche legate alle normative e ai contratti di lavoro, sperando che ciò possa migliorare le condizioni del servizio sanitario.

In sintesi, il futuro dell’Azienda Zero appare delinearsi attraverso un rinnovato impulso verso il miglioramento dell’efficienza sanitaria. La radicata necessità di cambiamento nella sanità calabrese richiederà un approccio strategico e collaborativo che coinvolga tutte le parti in causa per raggiungere obiettivi condivisi e duraturi.