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Urgenti misure contro la violenza nei reparti ospedalieri di Pescara secondo il consigliere D’Addazio

Urgenti misure contro la violenza nei reparti ospedalieri di Pescara secondo il consigliere D'Addazio - Bagolinoweb.it

A Pescara, la situazione di crescente violenza nei confronti di medici e operatori sanitari ha sollevato forti preoccupazioni. Leonardo D’Addazio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha emesso una nota nella quale richiede interventi immediati e pratici per affrontare questa emergenza. Il problema degli attacchi agli operatori sanitari non è solo un tema di attualità, ma rappresenta un grave rischio non solo per il personale, ma anche per i pazienti e la qualità dei servizi offerti nelle strutture sanitarie.

La richiesta di interventi immediati

Nella sua comunicazione, D’Addazio sottolinea la necessità di misure concrete che possano frenare il numero degli episodi violenti che si verificano all’interno degli ospedali. Secondo il consigliere, è fondamentale prendere provvedimenti mirati, che possano integrarsi con quelli già in essere. Gli operatori del servizio di accoglienza, un gruppo di circa 30 persone, esprimono preoccupazione per il loro futuro lavorativo. D’Addazio evidenzia la possibilità di licenziamenti per far posto a guardie giurate, un scenario che rischierebbe di compromettere un servizio già fragile.

La questione va oltre la mera presenza di guardie. D’Addazio insiste sul fatto che, sebbene questi professionisti possano costituire un deterrente, non possono affrontare in modo adeguato la violenza interna alle strutture. La loro funzione di sicurezza, pur utile, è limitata e non può sostituire misure più incisive provenienti dalle forze dell’ordine.

La tutela dei posti di lavoro e la responsabilità sociale

Il consigliere regionale, con una lunga carriera da sindacalista, pone un accento particolare sull’importanza di proteggere i posti di lavoro attuali all’interno degli ospedali. L’introduzione di nuove figure professionali, come quelle delle guardie giurate, non deve andare a discapito degli operatori già in servizio. D’Addazio invita a riflettere sulle ripercussioni di tali scelte sul personale e, di conseguenza, sulla qualità dell’assistenza sanitaria.

In questa ottica, la necessità di una riorganizzazione delle risorse umane all’interno degli ospedali diventa cruciale. La discussione su come affrontare la sicurezza nei reparti deve tenere in considerazione tutti i fattori coinvolti, compresi quelli sociali ed economici. La salvaguardia dei posti di lavoro è una priorità, e D’Addazio fa appello alla responsabilità di tutti gli attori coinvolti, affinché comprendano l’importanza di mantenere un servizio sanitario efficiente e sicuro per tutti.

La soluzione proposta: forze dell’ordine e esercito

Concludendo la sua nota, D’Addazio si sente di raccomandare una soluzione diversa e più efficace alla questione della sicurezza negli ospedali: la presenza attiva delle forze dell’ordine o dell’esercito. Secondo il consigliere, la sicurezza non può essere delegata esclusivamente a figure come le guardie giurate, bensì deve essere garantita attraverso l’intervento diretto delle istituzioni competenti.

La presenza di agenti di polizia o militari non solo promette un’efficace deterrenza contro atti violenti, ma può anche apportare una maggiore sensazione di sicurezza tra pazienti e operatori sanitari. D’Addazio crede che solo attraverso un approccio integrato, che coinvolga varie forze e risorse, sarà possibile affrontare in modo adeguato il problema della violenza in ospedale, rendendo i reparti un ambiente più sicuro per tutti.