Redazione
L’Emilia Romagna ha accolto con entusiasmo il Camp 2024 della Scuola Italiana di Nordic Walking, attirando centinaia di appassionati di questa pratica sportiva. L’evento, che si è svolto a Cesena, ha sottolineato l’importanza dell’attività fisica all’aperto e della salvaguardia dell’ambiente, con una particolare attenzione verso i territori locali e le loro risorse naturali. La manifestazione è risultata non solo un’occasione di incontro e socializzazione, ma anche un momento per riflettere sull’impatto positivo del nordic walking sulle comunità e sull’ecologia locale.
Il legame tra nordic walking e territorio
Il nordic walking non è solo un’attività fisica, ma rappresenta un forte legame con il territorio. Durante il Camp, i partecipanti hanno camminato attraverso paesaggi ricchi di storia e bellezze naturali. Gli argini dei fiumi, le campagne e le spiagge affollate di appassionati di questo sport hanno dimostrato l’ampia versatilità del nordic walking. Infatti, i praticanti si sentono in un certo senso “sentinelle” di questi luoghi, promuovendo non solo uno stile di vita sano, ma anche un’attenzione e un rispetto per l’ambiente naturale che frequentano.
Lo scorso anno, in seguito alle inondazioni che hanno colpito le province di Cesena e Forlì, le “giubbe rosse” della Scuola Italiana di Nordic Walking hanno partecipato attivamente a iniziative di raccolta fondi per sostenere le popolazioni colpite. Questo spirito di comunità e solidarietà è un aspetto distintivo della cultura del nordic walking, che unisce sport e responsabilità sociale. Durante l’evento di quest’anno, la promozione della salvaguardia ambientale è stata un tema centrale, ad enfatizzare il rapporto simbiotico tra praticanti e luoghi.
Benefici fisici e sociali del nordic walking
Diversi studi evidenziano i numerosi benefici della pratica del nordic walking. L’utilizzo dei bastoncini permette di coinvolgere fino al 90% della muscolatura del corpo, attivando circa 600 muscoli. Questo aspetto rende il nordic walking particolarmente efficace per migliorare la resistenza cardiovascolare e il tono muscolare, oltre ad essere vantaggioso per le articolazioni, poiché il supporto fornito dai bastoni riduce il carico sulle ginocchia.
Durante il Camp, i presenti hanno avuto anche l’opportunità di conoscere il nuovo corso Walx, una variante del nordic walking che sta già suscitando interesse tra i praticanti. Questa innovazione rappresenta una modalità di movimento diversificata e coinvolgente, capace di attrarre anche chi si approccia per la prima volta a questa disciplina. Non è solo l’attività fisica a richiamare i partecipanti; il nordic walking è anche un’importante opportunità di socializzazione, permettendo ai gruppi di camminatori di condividere esperienze e ammirare a passo lento i paesaggi circostanti.
La programmazione futura del nordic walking
Il Camp 2024 non è stato solo un evento di celebrazione, ma anche un momento cruciale di transizione. Durante la manifestazione, è stato ufficializzato il passaggio del testimone dall’Emilia Romagna al Friuli Venezia Giulia, che ospiterà il prossimo Camp nel giugno 2025 a Trieste. Questo cambio di location rappresenta un importante passo per la diffusione del nordic walking in diverse aree d’Italia, favorendo una rete di praticanti sempre più ampia e colorata.
L’organizzazione dell’evento è stata curata da Mara Fullin, ex campionessa di basket e attuale consigliere nel direttivo della Scuola Italiana di Nordic Walking. La sua leadership ha permesso di focalizzarsi sulle problematiche ambientali e sull’importanza del mantenimento dei luoghi in cui si pratica lo sport. Con l’obiettivo di promuovere una cultura di rispetto e sostenibilità, l’evento ha segnato un’altra pietra miliare nel percorso di crescita del nordic walking, confermando il suo stato di salute e l’interesse crescente nei confronti di questa disciplina.
