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G7 salute ad Ancona: contestazioni e impatti sui cittadini locali

G7 salute ad Ancona: contestazioni e impatti sui cittadini locali - Bagolinoweb.it

Il G7 Salute si prepara a svolgersi ad Ancona dal 9 all’11 ottobre, suscitando preoccupazioni e proteste da parte della rete azione NoG7 Salute. Questa organizzazione critica l’incontro degli importanti ministri della salute, evidenziando come questo evento possa creare una bolla di lusso, ignara delle reali problematiche sanitarie e socio-economiche che affliggono il territorio locale. La rete invita i cittadini a esprimere il proprio dissenso, affermando che la manifestazione non solo è superflua, ma potrebbe risultare dannosa per la comunità.

critiche alla bolla di lusso

L’aspetto più controverso dell’evento riguarda la scelta di accogliere i membri del G7 in strutture ricettive di alto livello, creando una distanza palpabile con la realtà quotidiana degli abitanti di Ancona. “I ministri saranno accolti in hotel lussuosi”, dichiara la rete, sottolineando come vi sia la tendenza a mantenere il focus su un’immagine di decoro che ignora i gravi problemi sanitari del territorio. Questo approccio elitario risulta inaccettabile per i membri della rete, che ritengono che le problematiche locali debbano essere affrontate con maggiore attenzione, piuttosto che essere occultate dietro una facciata di opulenza.

Il G7 Salute, invece di promuovere il dialogo e l’ascolto delle voci locali, rischia di perpetuare un sistema in cui le decisioni vengono imposte dall’alto, senza una reale considerazione per le necessità della popolazione. “Si cerca di nascondere sotto il tappeto i reali problemi del territorio e di chi ci vive”, affermano i contestatori, aggiungendo che l’evento si configura come una “passerella” che non tiene conto delle difficoltà quotidiane affrontate dai cittadini.

impatto sulla vita quotidiana

Oltre alle critiche sul contenuto e la forma dell’evento, la rete NoG7 Salute evidenzia anche le inevitabili conseguenze pratiche che il G7 comporterà per Ancona. “Verranno militarizzate strade, piazze e quartieri”, avvertono, segnalando come la sicurezza sarà elevata a costo del benessere dei residenti. Le chiusure delle attività commerciali e dei servizi pubblici si tradurranno in disagi significativi per famiglie e lavoratori, con un impatto economico notevole, specialmente per quelle piccole realtà che dipendono dai flussi turistici.

Inoltre, rendono noto che oltre cento persone si stanno attivando per sgomberare le loro imbarcazioni dal porto per consentire lo svolgimento del G7. Molti pescatori, a causa di questi eventi, non potranno praticare la loro attività nei giorni del summit, creando ulteriori disparità nel settore locale. “Questo avviene per consentire a circa 200 persone di riunirsi”, spiegano i membri della rete, manifestando il loro disappunto verso un evento che potrebbe compromettere mezzi di sussistenza già fragili.

appelli alla città e alla politica

In un tentativo di riflettere le reali esigenze della comunità, la rete azione NoG7 Salute lancia due appelli chiari. Primo, si richiede alle autorità locali di destinare parte delle ingenti somme pubbliche investite nel G7 a ristori per i cittadini e le attività locali che subiranno danni economici a causa dell’evento. Questo è visto come un passo necessario per bilanciare le spese pubbliche investite per un evento che, secondo i contestatori, serve più a scopi di immagine che a un effettivo progresso sanitario.

In secondo luogo, la rete invita la popolazione a esprimere il proprio dissenso pubblicamente, esponendo cartelli con messaggi di contrarietà all’incontro. Frasi emblematiche come “Stop inutili passerelle sulla nostra pelle” diventano così strumenti di comunicazione di un malcontento crescente, che si fa portavoce di una cittadinanza preoccupata per il proprio futuro e quello della propria salute.

Le contestazioni al G7 Salute riflettono in modo evidente la frustrazione di molti cittadini che si sentono esclusi dal processo decisionale e desiderano una maggiore considerazione delle loro problematiche quotidiane.