Un nuovo episodio di tensione si registra all’interno dell’amministrazione comunale di Benevento. La Giunta Mastella ha deliberato l’acquisizione di una consulenza legale per il caso di Gennaro Santamaria, nominato coordinatore dell’Ambito Sociale, ma l’atto risulta privo del necessario parere di regolarità contabile, rendendolo illegittimo. Questa decisione ha spinto i consiglieri comunali di opposizione a richiedere formalmente l’annullamento dell’atto e a segnalarlo all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Corte dei Conti.
L’atto illegittimo della Giunta
La decisione della Giunta Mastella di chiedere la consulenza legale su una questione già chiarita dalla Direzione Generale per le Politiche Sociali e Socio Sanitarie della Regione Campania suscita dubbi e interrogativi. Non sono chiare le motivazioni che spingono l’amministrazione a rivolgersi a un parere esterno quando l’ente che ha legiferato in materia ha già fornito delle risposte univoche. La presidente dell’organismo regionale ha già chiarito i requisiti richiesti per la nomina di un coordinatore dell’Ambito Sociale, pertanto la necessità di un ulteriore intervento legale sembra superflua e, per alcuni versi, inspiegabile.
In questo contesto, la Giunta ha deciso di impegnare delle risorse pubbliche per ottenere un parere legale esterno. I consiglieri comunali di opposizione questionano questa scelta, evidenziando che le finanze dei cittadini di Benevento non dovrebbero essere utilizzate per chiarire normative già interpretate dalle autorità competenti. È fondamentale che l’amministrazione possa giustificare un’azione che, di fatto, appare come un potenziale spreco di denaro pubblico.
La nomina controversa di Gennaro Santamaria
La situazione si complica ulteriormente con la nomina di Gennaro Santamaria a coordinatore dell’Ambito B1, ritenuta illegittima dal gruppo di consiglieri comunali di opposizione. La preoccupazione nasce dalla constatazione che Santamaria non possiede i requisiti richiesti dalla normativa regionale per ricoprire tale carica. Queste violazioni sono emerse anche a seguito di una risposta dell’Ufficio Legislativo del Presidente della Regione Campania, che ha risposto a un’interrogazione presentata dal consigliere regionale Luigi Abbate.
La questione non è di poco conto, dato che le normative regionali sono precise e vincolanti. L’aspetto più controverso risulta essere la decisione della Giunta Mastella di non attenersi ai requisiti stabiliti, lasciando aperti interrogativi sulla legittimità dell’intera nomina. A detta dell’opposizione, il passo successivo dovrebbe essere l’annullamento di questa nomina, in modo da ripristinare la legalità nelle pratiche amministrative comunali.
Una richiesta di trasparenza
Il dibattito intorno alla delibera della Giunta non si limita alla legittimità o meno della consulenza legale, ma si estende anche all’uso delle risorse pubbliche in un momento in cui è fondamentale garantire trasparenza e correttezza negli atti amministrativi. I consiglieri comunali di opposizione, tra cui Giovanni De Lorenzo, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Vincenzo Sguera e Maria Letizia Varricchio, hanno sollecitato la Giunta a rivedere le proprie decisioni e porre fine a quello che considerano uno sperpero di denaro pubblico.
La situazione attuale rappresenta un punto critico che la Giunta Mastella dovrà affrontare. È imperativo che vengano chiarite le motivazioni dietro la scelta di accettare consulenze legali superflue e di conferire incarichi privi di legittimità, affinché si possa garantire non solo la trasparenza, ma anche la fiducia dei cittadini nell’operato delle istituzioni. La questione sollevata infatti evidenzia come l’efficacia dell’azione amministrativa dipenda dalla chiarezza e dalla solidità delle decisioni prese, elementi imprescindibili per un buon governo locale.