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Veneto, aiuti in Emilia-Romagna: il presidente Zaia ringrazia i volontari impegnati nell’emergenza

Veneto, aiuti in Emilia-Romagna: il presidente Zaia ringrazia i volontari impegnati nell'emergenza - Bagolinoweb.it

La recentissima alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ha mobilitato numerosi soccorritori e volontari provenienti dal Veneto. In un gesto di gratitudine, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo apprezzamento per il contributo fornito da chi ha risposto prontamente all’emergenza. Questo articolo esplora le attività di soccorso e l’operato dei volontari della Protezione Civile che si sono attivamente impegnati per supportare le popolazioni colpite.

Il rientro della colonna mobile regionale

La Colonna mobile della Protezione Civile del Veneto ha svolto un ruolo cruciale dal momento in cui l’alluvione ha colpito l’Emilia-Romagna. A partire dalla serata di mercoledì 18 settembre, la colonna ha operato senza sosta nelle zone maggiormente danneggiate, tra cui Faenza e Brisighella. Alla luce delle attività portate a termine, il presidente Zaia ha annunciato il rientro del contingente nel pomeriggio, sottolineando l’importanza del supporto ricevuto dai volontari.

Attualmente, in Emilia-Romagna rimangono attive due squadre a Faenza e una a Brisighella, pronte a concludere le operazioni di soccorso. Zaia ha specificato che il loro impegno è stato fondamentale e ha elogiato la dedizione dimostrata, evidenziando come i 20.000 volontari siano un pilastro nella risposta alle emergenze. L’operato di questi uomini e donne è stato accompagnato da numerose attestazioni di stima provenienti dalla popolazione emiliana, che riconosce il valore del sostegno ricevuto.

I numeri dell’emergenza: volontari e organizzazioni attivate

Il lavoro svolto dai volontari veneti è stato straordinario e ha visto l’attivazione di ben 41 organizzazioni di volontariato. In totale, 177 volontari sono stati impiegati nella gestione dell’emergenza, divisi in turni per garantire un’assistenza continua. Le giornate di lavoro accumulate sono state 530, un chiaro indicativo dell’impegno e della presenza attiva dei soccorritori sul territorio.

Il coordinamento delle operazioni è stato affidato a sei funzionari della Direzione della Protezione Civile regionale, i quali hanno operato nelle aree più colpite, tra cui Faenza, Brisighella e Riolo Terme. La determinazione e la professionalità di questi funzionari, insieme ai volontari provenienti da diverse province venete, dimostrano quanto sia solida la rete di sostegno in situazioni di emergenza. I volontari che hanno partecipato provengono da diverse città, tra cui Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, evidenziando così la spinta collettiva e la mobilitazione del continente veneto.

Il valore del volontariato e la risposta alle emergenze

L’operato dei volontari non solo contribuisce a risolvere situazioni critiche come quella attuale, ma rafforza anche il legame tra le comunità. Il presidente Zaia ha rimarcato quanto sia cruciale il supporto dei volontari nei momenti di crisi, sottolineando la loro generosità e il profondo senso di responsabilità. Questi individui, che dedicano il loro tempo e le loro risorse per il bene comune, sono fondamentali non solo per le operazioni di soccorso, ma anche per la ripresa e la ricostruzione post-emergenza.

Il contributo dei volontari è un valore aggiunto che si riflette nella rapidità e nell’efficacia delle risposte offerte. I soccorritori non agiscono in modo isolato, ma collaborano con le istituzioni per mettere in atto piani di emergenza che possano garantire la sicurezza e l’assistenza necessaria ai cittadini nelle aree colpite. Questo approccio ha permesso di accrescere la preparazione e la resilienza delle comunità, rendendo il volontariato una risorsa sempre più imprescindibile nel panorama della gestione delle emergenze.