La Guida Pizzerie d’Italia, curata dal Gambero Rosso, debutta con un’incredibile selezione di 750 insegne d’eccellenza in tutto il paese, con 116 nuovi ingressi e un panorama che soddisfa ogni preferenza. Questa edizione rivela non solo i nomi già affermati, ma introduce anche giovani talenti desiderosi di lasciare il segno nel settore. La curatrice Pina Sozio sottolinea l’energia vibrante del mondo della pizza in Italia, dimostrando come le aperture siano in continuo aumento e gli chef di fama stiano scoprendo la bellezza delle ricette tradizionali, mescolate a innovative sperimentazioni.
L’importanza della selezione pizzerie d’italia
Con oltre 183 mila pizzerie attive in Italia, scegliere solo 750 rappresenta una sfida significativa. Pina Sozio afferma che il lavoro di selezione non si limita a premiare i locali per l’uso di ingredienti di tendenza, ma cerca di evidenziare la personalità, la creatività e una visione a lungo termine. L’approccio è volto a evitare la banalizzazione della pizza, sottolineando l’importanza di un’offerta coerente e autentica. Le pizzerie valutate vengono scelte sulla base della loro capacità di sorprendere e di esprimere un profondo legame con il territorio e la tradizione culinaria italiana.
La guida non solo celebra le pizze tradizionali, ma esalta anche le invenzioni moderne, evidenziando come la pizza possa essere un veicolo di innovazione gastronomica. Attenzione particolare viene riservata agli chef emergenti che reinterpretano i classici con un tocco personale, senza dimenticare la ricchezza delle materie prime locali.
I premi speciali e i talenti emergenti
Nell’ambito della guida 2025, vengono assegnati premi speciali per riconoscere le singole eccellenze nel panorama della pizza. Quest’anno, due nomi spiccano tra i Maestri dell’Impasto: Simone Padoan de I Tigli a San Bonifacio e Giancarlo Casa de La Gatta Mangiona a Roma. Questi riconoscimenti celebrano il talento e l’impegno dei pizzaioli che si impegnano a mantenere viva la tradizione mentre adattano le loro tecniche e ricette ai gusti contemporanei.
Il premio “Pizzaiolo Emergente” va al giovane Lorenzo Prestia, che con il suo Grano Vivo a Pontedera ha saputo conquistare il palato degli avventori con proposte innovative. Un altro riconoscimento significativo è quello per la Ricerca e Innovazione, assegnato alla Premiata Fabbrica Pizza di Bassano Del Grappa, simbolo di creatività e audacia.
Ulteriori categorie di premi includono “Le Pizze dell’Anno”, che ha celebrato piatti unici come la Pizza Piacentina e la Marinara Cotta Cilentana, ognuna rappresentativa di una cultura culinaria specifica. Anche le proposte di birra e cocktail hanno ricevuto riconoscimenti, a dimostrazione di come la pizza possa essere accompagnata da una selezione di bevande di qualità.
La basilicata e le sue pizzerie in evidenza
Nonostante la sua dimensione ridotta, la Basilicata ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama nazionale della pizza. Con nove insegne presenti nella guida, questa regione dimostra di voler far conoscere le proprie tradizioni culinarie attraverso diversi locali di qualità. Fandango a Potenza ha ottenuto il massimo punteggio, meritando il rispetto degli esperti per la sua proposta gastronomica che mette al centro ingredienti freschi e locali.
Le pizze preparate da Salvatore Gatta, chef di Fandango, si distinguono per impasti leggeri e condimenti bilanciati. Questa tendenza a valorizzare i prodotti del territorio è stata ripresa da altre pizzerie riconfermate nella guida, come Più Sud a Matera e Basento a Potenza, entrambe premiate per la loro offerta gastronomica che spazia dalle ricette tradizionali alle reinterpretazioni più audaci.
Ogni pizzeria lucana, dalle più tradizionali alle più innovative, contribuisce a rendere la scena gastronomica del paese eccezionalmente ricca e variegata. I consumatori sono invitati a scoprire queste eccellenze e a godere di un viaggio saporito attraverso la Basilicata, dove la pizza è molto più di un semplice piatto, ma una vera e propria espressione della cultura locale.