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Palermo investe nel futuro del polo navale: il nuovo bacino di carenaggio e i progetti portuali

Palermo investe nel futuro del polo navale: il nuovo bacino di carenaggio e i progetti portuali - Bagolinoweb.it

Palermo si prepara a diventare un punto di riferimento per la costruzione di grandi navi nel Mediterraneo. Il nuovo bacino di carenaggio in fase di realizzazione rappresenta non solo un impulso per l’occupazione, ma è anche un tassello fondamentale per il rilancio del polo navale della città, che è attualmente in auge grazie all’impegno di Fincantieri. L’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale, con il segretario generale Luca Lupi, ha condiviso dettagli sui progetti avviati e sull’impatto che questi lavori avranno sul territorio e sulla sua economia.

Il nuovo bacino di carenaggio: una panacea per l’occupazione locale

Il bacino di carenaggio rappresenta una svolta significativa per il mercato del lavoro a Palermo. I lavori per l’infrastruttura sono già in corso e si stima che il completamento dell’opera porterà a nuovi posti di lavoro. Lupi evidenzia come l’iniziativa permetterà a molti metalmeccanici attualmente impiegati nei cantieri del Nord Italia di tornare nella loro terra d’origine. I fondi statali e regionali, che ammontano a 150 milioni di euro, sono già stati stanziati per il riammodernamento del bacino.

La nuova infrastruttura non solo garantirà una posizione preminente al cantiere di Palermo rispetto ad altre sedi italiane di Fincantieri, ma offrirà anche grandi opportunità per il mercato del lavoro nel settore edile. Si prevede che centinaia di operai edili troveranno impiego, contribuendo in modo significativo alla crescita economica della città. Inoltre, questa ristrutturazione avrà un impatto positivo sull’indotto, creando un effetto a catena che beneficerà molte altre attività locali.

Il potenziamento della struttura, affiancato dall’acquisizione di tecnologie moderne e sostenibili, rafforzerà Palermo come un hub navale attraverso l’innovazione e l’investimento. In questo contesto, la città non è solo in cerca di un duecentesco ritorno di occupazione, ma mira a rimanere competitiva su scala internazionale nel contesto della costruzione navale.

Trasformazione del porto: sinergia tra città e mare

L’Autorità di Sistema Portuale sta realizzando anche un progetto di interfaccia porto-città, volto a migliorare la fruibilità del waterfront di Palermo. Lupi sottolinea l’importanza della rivitalizzazione dei waterfront, che non solo abbellisce la città, ma crea anche nuove opportunità turistiche. La riqualificazione del porticciolo di Sant’Erasmo e del quartiere circostante, insieme all’apertura del Palermo Marina Yachting, rappresentano passi cruciali verso un’interazione più fluida tra il porto e il tessuto urbano.

Il progetto di interfaccia, in fase di realizzazione e atteso per il 2025, mira a ridisegnare le vie di accesso e a migliorare la viabilità urbana, abbattendo le barriere storiche esistenti. Questo progetto, frutto di un concorso di idee internazionale, è centrato su temi di rinnovamento urbano sostenibile e cura dell’identità marittima della città. La nuova area di interfaccia è pensata come un sistema di spazi pubblici multipli, che consente un flusso più naturale tra le funzioni urbane e il mare, restituendo così agli abitanti di Palermo e ai turisti l’accesso a panorami e spazi prima inaccessibili.

Finanziato attraverso i fondi Cef, Connecting Europe Facility — che sostiene lo sviluppo delle infrastrutture nei paesi dell’Unione Europea — il progetto rappresenta un investimento di circa 40 milioni di euro. In termini economici, questo intervento si traduce non solo in un maggiore flusso di visitatori, ma anche nella valorizzazione del patrimonio culturale e storico della città.

Riammodernamento di Trapani e nuove opportunità di sviluppo

Anche a Trapani sono in fase di promozione lavori di ristrutturazione, mirati a migliorare le condizioni di accesso e gestione della marina. Lupi sottolinea che la città è al centro di interventi che riguardano principalmente dragaggi e il rifacimento del waterfront, entrambi essenziali per garantire la sicurezza delle operazioni di attracco.

I dragaggi interesseranno il canale di ingresso e i fondali attorno al terminal aliscafi, prevedendo profondità comprese tra -10 e -11 metri per facilitare l’ingresso e l’ormeggio delle navi. In aggiunta, è stato elaborato un piano di monitoraggio ambientale, studiato per salvaguardare le particolari condizioni ecologiche della zona.

Il progetto di riqualificazione del waterfront è ambizioso e racchiude in sé la volontà di unire la storia della città con nuove opportunità economiche. Rientrano in questo ambito gli sforzi per curare quattro principali settori: la pesca, la piccola cantieristica, il mercato del pesce e le relazioni umane. Lupi illustra come l’intento sia quello di generare una vera e propria rigenerazione del territorio, abbattendo il degrado e promuovendo le attività produttive che sono state trascurate negli ultimi anni.

L’importanza del nuovo regolamento europeo per i porti siciliani

Luglio 2023 ha visto l’entrata in vigore di un nuovo regolamento europeo sulle reti di trasporto, un passo che potenzialmente potenzia i porti siciliani, in particolare Palermo, Termini Imerese e Porto Empedocle. Lupi chiarisce che il nuovo regolamento contribuisce a ripristinare la centralità dell’Italia nel Mediterraneo, creando occasioni di cooperazione con altri paesi della regione.

Il riconoscimento di Porto Empedocle come parte della rete comprehensive rappresenta una novità significativa e un tributo alla sua importanza strategica. Lupi evidenzia che questa inclusione equipara il porto a Palermo e Termini Imerese, potenziando le opportunità di sviluppo in ambito europeo e internazionale.

La Sicilia si prepara ad affrontare un futuro di sviluppo e crescita sostenibile, grazie anche a nuove proposte progettuali già presentate alla Commissione Europea. Il focus sui porti della Sicilia occidentale suggerisce un contesto in evoluzione in cui l’innovazione e la collaborazione possono permeare l’economia.

L’approccio del presidente Pasqualino Monti nel promuovere questi sviluppi assicura che la regione non mai stati così ben posizionata per attrarre investimenti e opportunità che possano generare un vero e proprio rilancio economico, non solo a beneficio del settore marittimo, ma per l’intera comunità locale.