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Gestione dei beni confiscati: Agrorinasce espande l’attività a Torre Annunziata

Gestione dei beni confiscati: Agrorinasce espande l'attività a Torre Annunziata - Bagolinoweb.it

Agrorinasce, una società consortile che si occupa della gestione di beni confiscati alla criminalità organizzata, ha recentemente ampliato la propria operatività a Torre Annunziata. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la riqualificazione di territori che sono stati storicamente sotto l’influenza della camorra. Elena Giordano, ex magistrato e attuale presidente dell’associazione, sottolinea l’importanza di dare nuova vita a questi beni per il progresso della comunità e per promuovere la legalità.

Agrorinasce e i beni confiscati: un nuovo inizio per Torre Annunziata

Agrorinasce attualmente gestisce oltre 110 beni confiscati distribuiti in tutta la provincia di Caserta, estendendo le proprie attività a Torre Annunziata grazie alla recente sottoscrizione di un protocollo presso la Prefettura di Napoli. Questo accordo, stipulato con il prefetto Michele di Bari e altre autorità locali, consente all’associazione di ristrutturare e gestire 30 beni confiscati nel comune, un’operazione mirata a esclusione delle infiltrazioni camorristiche. La Giordano pone l’accento sulla necessità di una nuova visione, evidenziando l’importanza della legalità non solo come concetto ma come una realtà tangibile da vivere quotidianamente.

I beni confiscati non sono solo proprietà immobiliari, ma rappresentano un’opportunità di rinascita per territori segnati da anni di degrado. Agrorinasce si impegna a utilizzare questi beni a favore del terzo settore, favorendo iniziative che possano contribuire a una nuova educazione per le giovani generazioni. Alcuni dei progetti previsti includono la creazione di una scuola alberghiera in quello che era noto come “La Balzana”, terreno di 220 ettari confiscato a un noto boss della camorra.

Protocollo di legalità: un passo fondamentale nella lotta alla camorra

La firma del protocollo in Prefettura non è soltanto un atto formale, ma segna l’inizio di un percorso ben definito per garantire che i lavori e la gestione dei beni vengano effettuati in totale trasparenza ed efficienza. La Giordano spiega che, sebbene la burocrazia possa rallentare i processi, i controlli rigidi sono necessari per evitare infiltrazioni mafiose. Ogni azienda o persona coinvolta nella gestione passa attraverso un attento screening che comprende indagini sulle interdittive, garantendo così un processo di selezione altamente sicuro.

Giordano chiarisce che la trasparenza è fondamentale e, di fronte alle storiche difficoltà della gestione di questi beni in Italia, Agrorinasce si distingue per un approccio che pone la legalità al centro del suo operato. “Ci sono sistemi di verifica stringenti”, afferma, sottolineando come il protocollo rappresenti una novità significativa nella lotta contro la criminalità organizzata.

Progetti in corso e futuro promesso per le comunità locali

Il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, ha espresso grande entusiasmo per l’iniziativa di Agrorinasce, evidenziando l’intento di utilizzare questi beni confiscati per investimenti fondamentali in aree che hanno sofferto per degrado e criminalità. Le ville sequestrate, situate in quartieri difficili, sono solo una delle aree che riceveranno investimenti. Il sindaco annuncia che verranno riqualificate strutture pubbliche, come scuole e nidi d’infanzia, creando così nuovi spazi per la comunità e favorendo iniziative di inclusione sociale.

Particolare attenzione sarà dedicata all’uso dei fondi pubblici per ottenere un impatto positivo tangibile. Agrorinasce, quindi, non solo cerca di garantire un’adeguata gestione dei beni confiscati, ma mira anche a promuovere un modello di sviluppo socio-economico che possa garantire un futuro migliore agli abitanti di Torre Annunziata e dei comuni limitrofi. Con oltre 15 milioni di euro già investiti nel progetto della nuova scuola alberghiera, l’ente dimostra come è possibile restituire alla comunità superfici e risorse confiscate alla criminalità.