Le autorità piemontesi hanno annunciato l’arrivo di 40mila dosi di vaccino per combattere il virus della blue tongue, noto anche come lingua blu, che ha interessato in modo particolare ovini e caprini nella regione. Questa iniziativa rappresenta un’importante risposta sanitaria, autorizzata dal Ministero della Salute, per tutelare la salute degli animali e proteggere il patrimonio zootecnico locale. Gli assessori regionali alla Sanità e alle Politiche Agricole hanno enfatizzato l’urgenza di dare avvio alla campagna di vaccinazione, che avverrà su base volontaria per gli allevatori.
Dettagli sulla campagna vaccinale
Il piano vaccinale prevede che gli allevatori siano responsabili per i costi del vaccino, ma la Regione Piemonte sta valutando strategie di rimborso per sostenere gli agricoltori interessati. Questa decisione si basa sull’importanza del benessere animale e sulla necessità di controllare il virus della blue tongue, che colpisce ovini e caprini in modo particolarmente severo.
Alla luce dei recenti successi nel contenimento della peste suina africana in Piemonte, l’assessore Paolo Bongioanni ha definito l’arrivo di questo vaccino come un segnale incoraggiante. L’obiettivo è avviare rapidamente una fase di immunizzazione mirata, fondamentale per la protezione delle greggi, che rappresentano una risorsa economica significativa per il territorio.
Bongioanni ha esortato gli allevatori a partecipare attivamente alla campagna vaccinale, sottolineando l’importanza di rispettare anche le misure di biosicurezza. Queste precauzioni sono essenziali per contenere la diffusione non solo della blue tongue, ma anche di altre malattie nel bestiame.
Caratteristiche del virus della blue tongue
Il virus della blue tongue è veicolato da zanzare appartenenti al genere Culicoides e ha dimostrato di avere un impatto particolarmente devastante sulle popolazioni di ovini e caprini. Mentre i bovini possono contrarre il virus senza manifestare sintomi letali, gli ovini e i caprini possono subire gravi conseguenze, inclusi problemi respiratori e lesioni orali. La situazione in Piemonte è allarmante, con circa 72mila ovini e 125mila caprini presenti nei 5.300 allevamenti della regione.
Fino ad oggi, sono stati registrati 314 casi, tra accertati e sospetti, di blue tongue in Piemonte. L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha indicato che questa campagna vaccinale è una risposta necessaria a una situazione di crescente preoccupazione. La Regione intende collaborare attivamente con le organizzazioni agricole e gli operatori del settore per implementare strategie di protezione e sicurezza per il comparto zootecnico.
Impatto sull’economia agricola
Il settore zootecnico riveste un ruolo chiave nell’economia piemontese, e la diffusione del virus della blue tongue rappresenta una minaccia non solo per la salute degli animali, ma anche per la sostenibilità economica degli allevamenti. La perdita di animali a causa della malattia può comportare significative ripercussioni per gli allevatori, influenzando mercati e vendite.
Con la campagna di vaccinazione, la Regione mira non solo a proteggere gli animali, ma anche a garantire la stabilità del comparto agricolo. L’approvazione e l’arrivo di queste dosi di vaccino sono quindi considerati passi fondamentali per preservare il patrimonio zootecnico e affrontare le sfide attuali legate alla malattia.
La Regione insiste sull’importanza della collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, al fine di garantire che le misure preventive siano messe in atto e che il benessere animale rimanga una priorità.