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Cerimonia di abilitazione per 19 nuovi avvocati a Trento: riconoscimenti e riflessioni sulla professione

Cerimonia di abilitazione per 19 nuovi avvocati a Trento: riconoscimenti e riflessioni sulla professione - Bagolinoweb.it

Nella mattinata di oggi, il Tribunale di Trento ha accolto una cerimonia significativa per la professione legale, con l’abilitazione di 19 nuovi avvocati. L’evento si è svolto nella prestigiosa sala della Corte d’assise, dove è stato sottolineato il valore della professione legale e le sfide che essa affronta nel contesto attuale. La cerimonia ha visto la partecipazione di figure chiave del panorama giudiziario e legale trentino, offrendo un’opportunità di riflessione sulle dinamiche che influenzano l’accesso alla professione.

Le parole del presidente dell’Ordine degli avvocati

Antonio Angelini, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trento, ha aperto la cerimonia mettendo in evidenza la crisi di attrattiva della professione legale. Secondo Angelini, negli ultimi anni si è registrato un significativo calo nel numero di praticanti, con una riduzione di circa un terzo rispetto al passato. Questo fenomeno si riflette nella minore partecipazione agli esami di abilitazione, nonostante il numero di avvocati iscritti all’albo rimanga stabile. Il presidente ha sottolineato che, seppur i numeri possano sembrare rassicuranti, il contesto esterno mostra una preoccupante diminuzione dell’interesse verso la carriera forense.

Angelini ha anche rimarcato l’importanza del ruolo degli avvocati, che non solo operano in un campo professionale, ma influenzano direttamente la vita delle persone, preservando i valori della giustizia e della legalità. Le sue dichiarazioni evidenziano la necessità di un rinnovamento e di un dialogo aperto all’interno della comunità legale per affrontare questa crisi e ridare prestigio alla professione.

Interventi delle autorità presenti alla cerimonia

Al fianco di Angelini, nella cerimonia si sono succeduti interventi di personalità di spicco come Eugenio Gramola, presidente della Corte d’appello di Trento, e Luciano Spina, presidente del Tribunale. Entrambi hanno espresso il loro sostegno e incoraggiato i nuovi avvocati ad affrontare le sfide che li aspettano con determinazione e integrità.

La vicepresidente del Consiglio nazionale forense, Patrizia Corona, ha anche condiviso alcune riflessioni sulla professione legale, sottolineando come il settore debba evolversi tenendo conto delle nuove esigenze della società. La sua presenza ha enfatizzato l’importanza di un approccio cooperativo tra avvocati e istituzioni per garantire che il sistema giuridico continui a soddisfare le aspettative dei cittadini.

Premiazione per i professionisti con 40 e 50 anni di carriera

La cerimonia non è stata solo un momento di celebrazione per i nuovi avvocati, ma ha anche visto il riconoscimento di coloro che hanno dedicato decenni alla professione. Sono state consegnate onorificenze speciali, tra cui il prestigioso “Micheletto d’oro“, a tutti i legali che hanno raggiunto i 40 anni di iscrizione all’Ordine, oltre a un premio speciale per coloro che hanno completato un’impressionante carriera di 50 anni.

Questi riconoscimenti non solo celebrano l’esperienza e l’impegno di professionisti veterani, ma fungono anche da esempio e ispirazione per le generazioni future di avvocati. La cerimonia ha così ribadito l’importanza della commemorazione e del rispetto per la tradizione legale, sottolineando quanto una carriera nella giustizia possa essere appagante e influente nel tempo.