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Eventi meteorologici estremi: in Italia danni economici superano i 50 miliardi di euro in dieci anni

Eventi meteorologici estremi: in Italia danni economici superano i 50 miliardi di euro in dieci anni - Bagolinoweb.it

Un’analisi condotta dall’Ufficio studi di Confartigianato ha messo in luce l’entità dei danni economici causati da eventi meteorologici estremi in Italia nel periodo dal 2013 al 2022. Con spirito critico verso il crescente impatto dei cambiamenti climatici, il rapporto evidenzia come tali eventi abbiano portato a perdite per un totale di 50 miliardi di euro, risultando in un costo medio annuo di 5 miliardi. Questo studio, basato su dati forniti da Eurostat e Istat, è stato presentato in occasione della 20ª edizione della Convention ‘Energies and Transition Confartigianato High School’, svoltasi a Chia, in Sardegna.

Impatto economico degli eventi meteorologici estremi in Italia

L’analisi di Confartigianato ha rivelato che l’impatto economico degli eventi climatici estremi in Italia ha assunto dimensioni preoccupanti, con un grave significato per i cittadini italiani. Nel 2022, il costo per abitante è stato di circa 284 euro, un valore che supera di gran lunga la media europea che è di 117 euro. Questo evidenzia come ogni italiano si trovi a dover affrontare spese 2,4 volte superiori rispetto ai suoi coetanei europei. La successione di eventi meteorologici sempre più estremi, inclusi alluvioni, siccità e tempeste, ha una ricaduta diretta sulle attività economiche, causando perdite in vari settori tra cui agricoltura, turismo e attività artigianali.

Le conseguenze di questi eventi non si limitano ai danni materiali, ma includono anche un significativo effetto sulle politiche economiche. Le infrastrutture danneggiate necessitano di investimenti sostanziali per la riparazione e il ripristino, aumentando il carico finanziario per lo Stato e le amministrazioni locali. Inoltre, le comunità vulnerabili risultano maggiormente colpite, registrando una difficoltà crescente nel recupero dopo eventi disastrosi. Questo scenario mette a fuoco l’urgenza di adottare misure preventive e strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, al fine di mitigare futuri impatti negativi.

Crescente preoccupazione per il riscaldamento globale tra gli italiani

Il sensibile aumento dei danni economici ha portato anche a un cambiamento nell’atteggiamento della popolazione italiana nei confronti dei cambiamenti climatici. Come attestano i dati del 2023, il 58,8% degli italiani ha dichiarato di essere preoccupato per il riscaldamento globale, una cifra in netto aumento rispetto al 40,7% registrato nel 2013. Questo cambiamento di percezione indica una maggiore consapevolezza sui rischi associati ai cambiamenti climatici e sulla necessità di urgenti azioni per fronteggiarli.

Tale incremento nella consapevolezza potrebbe spingere le autorità a investire in politiche ambientali più sostenibili e a coinvolgere i cittadini in iniziative di tutela dell’ambiente. Eventi come la Convention ‘Energies and Transition Confartigianato High School’ si rivelano essere occasioni fondamentali per sensibilizzare la società e discutere delle sfide attuali in merito alla transizione energetica e alla sostenibilità. La sinergia tra istituzioni, associazioni di categoria e cittadini sarà cruciale per costruire un futuro resiliente e affrontare insieme le sfide dei cambiamenti climatici.

Progressi verso una maggiore sostenibilità e l’implementazione di soluzioni innovative sono elementi essenziali per ridurre i costi economici e i danni futuri, garantendo un ambiente più sano per le generazioni a venire. Negli anni a venire, il monitoraggio continuo e l’innovazione nel settore energetico potrebbero rappresentare la chiave per un’adeguata risposta al crescente problema dei cambiamenti climatici in Italia.