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Telemedicina e gestione pneumologica: bilancio del progetto al San Donato di Arezzo

Telemedicina e gestione pneumologica: bilancio del progetto al San Donato di Arezzo - Bagolinoweb.it

La telemedicina sta rapidamente diventando un alleato indispensabile nella gestione della salute dei pazienti affetti da malattie respiratorie. Un esempio significativo si può osservare presso l’Ospedale San Donato di Arezzo, dove è stato avviato un programma di telepneumoconsulto che ha compiuto tre anni di attività. Questo servizio, presentato in occasione della Giornata del Respiro e delle Malattie Respiratorie, avvenuta il 24 settembre, ha permesso di incrementare l’assistenza domiciliare e di rafforzare la collaborazione tra pneumologi e medici di medicina generale.

L’importanza della telemedicina nel monitoraggio delle malattie respiratorie

L’uso della telemedicina ha seguito un trend di crescita esponenziale, specialmente durante e dopo la pandemia di Covid-19. Nel contesto delle malattie respiratorie croniche, l’accessibilità e la comodità di consultazioni a distanza possono fare la differenza nella vita di circa 20.000 cittadini aretini affetti da BPCO , oltre 10.000 con problemi asmatici e circa 300 casi annui di cancro polmonare. La telemedicina consente, così, di monitorare e gestire i sintomi e le terapie quotidiane, senza la necessità di spostamenti frequenti verso una struttura ospedaliera.

Il servizio di telepneumoconsulto, avviato nel settembre 2021, si è rivelato fondamentale durante la terza ondata pandemica in quanto ha permesso di mantenere un’assistenza continuativa e di qualità per i pazienti con patologie respiratorie. Circa 170 medici di medicina generale dell’area aretina hanno partecipato a questo progetto pilota, dimostrando la volontà di attuare una nuova forma di approccio terapeutico, improntato all’innovazione tecnologica.

Nel 2023, il numero di consulenze erogate attraverso il telepneumoconsulto ha raggiunto 756, segnando così un’ottima attitudine al servizio da parte di medici e pazienti. Un’indagine condotta tra i medici coinvolti ha mostrato un elevato grado di soddisfazione, con l’86% degli intervistati che ha espresso parere positivo riguardo alla funzionalità e all’efficacia del servizio.

La situazione delle malattie respiratorie nella provincia di Arezzo

La provincia di Arezzo si confronta ogni anno con un significativo numero di ricoveri legati a malattie respiratorie, con circa 700 ricoveri all’anno al servizio di pneumologia dell’ospedale San Donato. Tra le cause principali di affezioni polmonari, il fumo emerge come il fattore di rischio più rilevante. Questo aspetto risulta cruciale, considerando la crescente consapevolezza sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce delle malattie respiratorie.

Ogni anno, il reparto di pneumologia offre oltre 30.000 prestazioni strumentali e ambulatoriali, sottolineando l’impegno costante nella cura e nella gestione di patologie frequentemente debilitanti. Di questo complesso quadro sanitario, le malattie interstiziali del polmone colpiscono circa 100 aretini e rappresentano un’ulteriore sfida per i professionisti in campo pneumologico.

La collaborazione tra pneumologi e medici di medicina generale si è intensificata attraverso l’implementazione di strumenti di telemedicina, il che ha migliorato notevolmente le possibilità di intervento e monitoraggio sul territorio. La telemedicina non solo facilita l’accesso alle cure, ma offre anche ai medici la capacità di ottimizzare le terapie, rendendo il processo di cura più dinamico e reattivo.

Valutazione e futuro del servizio di telepneumoconsulto

Raffaele Scala, direttore del reparto di Pneumologia e UTIP dell’ASL Toscana Sud Est, ha evidenziato il valore della telemedicina nell’assistenza ai pazienti. Secondo Scala, “la telemedicina non rappresenta solo un’opzione, ma è diventata un nuovo paradigma per la presa in carico, adattando il modello tradizionale a esigenze moderne e a richieste sempre più in crescita.”

Assunta De Luca, direttrice sanitaria della ASL Toscana Sud Est, ha aggiunto che il telepneumoconsulto non è soltanto uno strumento utile, ma “una forma concreta di collaborazione efficace tra i vari attori del sistema sanitario.” Con risultati così lusinghieri, si prospetta un potenziamento e un ampliamento dell’offerta di servizi di telemedicina, nel tentativo di fronteggiare in modo sempre più efficiente le sfide legate alle malattie respiratorie e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Il successo del telepneumoconsulto offre, quindi, importanti spunti di riflessione sulle prospettive future della gestione sanitaria, sottolineando la necessità di continuare a investire nell’innovazione e nella formazione dei professionisti. Le potenzialità offerte dalla telemedicina non sono solo un’opzione per affrontare le emergenze sanitarie, ma una vera e propria occasione per dare vita a un sistema di assistenza sanitaria più integrato e accessibile.