La città di Taranto offre l’opportunità di scoprire una mostra unica dedicata al patrimonio archeologico recuperato dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale. In occasione del 63esimo Convegno Internazionale di Studi organizzato dall’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia e delle Giornate Europee del Patrimonio, gli appassionati della storia e dell’archeologia possono ammirare reperti di inestimabile valore. L’evento si tiene in luoghi simbolici della città, sottolineando l’importanza della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
L’esposizione al Convento di San Domenico
I giorni di venerdì 27 e sabato 28 settembre vedranno l’apertura al pubblico del Convento di San Domenico, situato nel pittoresco centro storico di Taranto. Questo antico edificio, risalente all’epoca angioina, ospita la mostra “TesORI clandestini. Dal saccheggio alla valorizzazione“. L’esposizione si propone di illustrare la storia dei reperti archeologici provenienti da attività illecite e il loro successivo recupero grazie all’operato dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
I visitatori avranno l’occasione di ammirare una vasta gamma di reperti, tra cui spicca un anello-sigillo aureo, un oggetto di grande rilevanza storica appartenuto a un dignitario bizantino. La mostra offre anche una visione sul processo di recupero, restauro e valorizzazione di beni culturali che, altrimenti, sarebbero andati perduti. Gli esperti presenti contribuiranno a fornire un quadro più ampio sulle sfide e successi che caratterizzano la salvaguardia del patrimonio archeologico italiano.
La mostra al Convento di Sant’Antonio
Domenica 29 settembre, il Convento di Sant’Antonio, che funge da sede operativa della Soprintendenza, aprirà le sue porte a un’altra importante esposizione. Questa mostra, intitolata “Recuperati dagli abissi“, presenterà circa 50 reperti di produzione corinzia, recuperati da un relitto a circa 780 metri di profondità nel Canale d’Otranto. I reperti, datati alla prima metà del VII secolo a.C., saranno un’illustrazione concreta della vita quotidiana e delle pratiche commerciali che caratterizzavano la civiltà del tempo.
Il Convento di Sant’Antonio, costruito nel XV secolo per volere del principe Giovanni Antonio Orsini del Balzo, avrà un ruolo centrale non solo per il valore storico dell’architettura ma anche per il significato che i reperti esposti portano con sé. L’esposizione rappresenta un’opportunità di riflessione sull’arte e sull’artigianato dell’antichità, mettendo in risalto le connessioni culturali tra le varie epoche e i popoli.
Apertura del Parco Archeologico di Collepasso
Il 28 settembre si segnala un’apertura straordinaria per il Parco Archeologico di Collepasso, situato nel quartiere Solito-Corvisea. Questo sito storico, che risale al IV e V secolo a.C., offre un’immersione nell’antichità attraverso la scoperta di un circuito murario e un’antica necropoli. I visitatori potranno esplorare l’importante patrimonio archeologico e apprezzare il contesto in cui questi reperti sono stati ritrovati.
L’apertura del Parco Archeologico di Collepasso coincide con l’opera di valorizzazione intrapresa dalla Soprintendenza, sottolineando il potenziale educativo e culturale di tali siti. La possibilità di visitare quest’area aggiunge un ulteriore livello di interesse all’evento, colmando il legame tra il patrimonio recuperato e il territorio stesso.
La mostra e gli eventi che accompagnano l’iniziativa rappresentano una grande opportunità per i cittadini e i turisti di approfondire la conoscenza del patrimonio storico e archeologico pugliese. Attraverso queste esposizioni, Taranto si conferma come un centro vitale per la tutela della cultura e della storia italiana.