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Catanzaro e Lamezia: integrazione o minaccia per il territorio? La voce del Movimento Indipendenza

Catanzaro e Lamezia: integrazione o minaccia per il territorio? La voce del Movimento Indipendenza - Bagolinoweb.it

La questione dell’integrazione tra Catanzaro e Lamezia continua a sollevare interrogativi e preoccupazioni. Luigi Colosimo, coordinatore provinciale del Movimento Indipendenza, esprime timori riguardo a possibili progetti che potrebbero danneggiare il già vulnerabile territorio. Un dibattito che si focalizza su riqualificazione, sviluppo sostenibile e sulle necessità della popolazione locale.

La fragile situazione del territorio

Luigi Colosimo ha messo in evidenza la precarietà del territorio calabrese, sottolineando che ogni iniziativa dovrebbe mirare primariamente alla sua salvaguardia. Secondo il coordinatore, le proposte di sviluppo dovrebbero orientarsi verso la riqualificazione delle infrastrutture esistenti, portando a una risoluzione delle problematiche già presenti piuttosto che alla creazione di nuove strutture sovraordinate.

Il timore principale è che l’introduzione di nuovi enti possa generare un incremento dei conflitti di attribuzione e dei costi, senza apportare reali vantaggi per i cittadini. Colosimo avverte contro la tendenza a creare “cattedrali nel deserto”, ovvero grandi progetti che non rispondono a esigenze concrete, aggravando ulteriormente i problemi socio-economici della zona.

Le sfide demografiche rappresentano un ulteriore motivo di allerta. In un contesto in cui la popolazione calabrese continua a diminuire, il coordinatore invita a riflettere su come rendere il territorio attraente per i residenti e per chi potrebbe scegliere di trasferirsi. Ritenere necessario un rinvigorimento delle condizioni di vita è vitale per garantire un futuro sostenibile per la provincia.

Catanzaro e Lamezia: un futuro condiviso

Colosimo propone una visione inclusiva per Catanzaro e Lamezia, sottolineando che le due città condividono una storia e un destino. Tuttavia, questa interconnessione è mediata da un territorio, la piana dell’istmo, che appare al contempo splendido e vulnerabile. Le questioni legate all’urbanistica, all’ambiente e alle risorse naturali sono tutte interconnesse, richiedendo un approccio olistico per assicurare uno sviluppo che non comprometta le risorse.

In questo contesto, il coordinamento provinciale del Movimento Indipendenza si impegna a promuovere un’integrazione effettiva tra Catanzaro e Lamezia, puntando sul potenziamento delle risorse locali. La proposta si distacca da progetti faraonici e si concentra invece sulla valorizzazione delle potenzialità che già esistono sul territorio.

Per arrivare a un’effettiva sinergia tra le due realtà, occorre anche un ripristino delle province e delle loro competenze. Ciò si tradurrebbe in una gestione più efficiente dei servizi pubblici e in un maggiore ascolto delle necessità locali.

Mobilità e infrastrutture: le necessità in attesa di risposta

Un tema caldo del dibattito riguarda il potenziamento del sistema di trasporto e delle infrastrutture. Colosimo richiama l’attenzione sull’importanza di completare opere fondamentali, come l’autostrada jonica e il miglioramento della Strada Statale 106, che sono essenziali per facilitare collegamenti più efficienti tra Catanzaro e Lamezia.

L’assenza di una rete integrata di trasporti rappresenta un ostacolo significativo. Senza una buona connessione tra le varie aree metropolitane, il rischio è di frammentare ulteriormente le possibilità di sviluppo e crescita economica. Colosimo avverte che ogni progetto finalizzato a costituire un’area metropolitana dovrebbe necessariamente affrontare prima queste problematiche infrastrutturali, per garantire che il progredire di regioni come Catanzaro e Lamezia avvenga in modo armonioso.

Nell’ottica di un sviluppo sostenibile e coeso, si auspica quindi che il dibattito politico nazionale si concentri nuovamente sulla definizione dei ruoli delle province, restituendo loro le attribuzioni necessarie per gestire le esigenze delle comunità. Un allineamento tra le esigenze locali e le politiche regionali potrebbe rappresentare un passo significativo verso un domani più luminoso per tutta la provincia.