Elena Carletti, figura di spicco nel panorama bancario europeo e docente di Economia all’Università Bocconi, ha recentemente assunto il ruolo di vicepresidentessa di Unicredit, diventando la prima donna a ricoprire questa posizione. In un contesto di crescente diversità nel settore finanziario, Carletti discute le implicazioni della sua nomina e il recente investimento di Unicredit nella tedesca Commerzbank, riflettendo sulle sfide e le opportunità del mercato bancario europeo.
Il rinnovamento della governance bancaria in unicredit
L’ingresso di Elena Carletti nel consiglio di amministrazione di Unicredit rappresenta un punto di svolta significativo per l’istituto, che ha visto una crescente presenza femminile nelle sue file dirigenziali negli ultimi anni. Carletti sottolinea come attualmente il 50% della dirigenza di primo livello sia rappresentato da donne, un cambiamento notevole rispetto a cinque anni fa, quando non c’era alcuna figura femminile in queste posizioni. La ripartizione di genere all’interno del consiglio di amministrazione è al 47%, segno di un impegno concreto verso la parità di genere.
La vicepresidente evidenzia che il progresso femminile non si limita solo a un aspetto morale, ma ha un impatto diretto sulle performance aziendali. È emerso, infatti, che le aziende con una maggiore rappresentanza femminile nei loro vertici tendono a performare meglio. In questo senso, l’attenzione di Unicredit cresce su iniziative come programmi di mentorship e politiche orientate alla famiglia, inclusi congedi di paternità. Inoltre, l’azienda ha stanziato 100 milioni di euro per ridurre il divario salariale tra uomini e donne, un segnale forte di un cambiamento culturale in corso.
L’investimento di unicredit in commerzbank
Unicredit ha recentemente compiuto un passo strategico all’interno del mercato tedesco, acquisendo una partecipazione del 9% in Commerzbank e avendo la facoltà di innalzare questo livello fino al 21%. Carletti spiega che questa mossa è mirata a sfruttare le potenzialità di uno dei mercati più grandi e cruciali d’Europa. Allo stesso modo, l’obiettivo di Unicredit va oltre il semplice incremento nella propria quota di mercato; si tratta di creare un valore duraturo per tutti gli stakeholders coinvolti, comprese le imprese e le comunità locali.
L’investimento è stato concepito nel contesto di un piano strategico più ampio denominato “unlocked”, che mira a ottimizzare il valore interno di Unicredit e accelerare la crescita a lungo termine. La nomina di Carletti come vicepresidente si colloca perfettamente all’interno di questa visione, dove le competenze femminili rivestono un ruolo cardine.
Le sfide nel panorama economico attuale
In un’economia che sta affrontando sfide significative, tra cui l’inflazione e l’instabilità geopolitica, Carletti ha segnalato alcuni dei rischi emergenti per il sistema bancario. Oltre ai tradizionali rischi finanziari, l’attenzione si sta spostando verso questioni non finanziarie, come le minacce informatiche e i rischi politici globali, che potrebbero influire sulla stabilità delle istituzioni finanziarie. La sua esperienza come presidentessa del Comitato Controlli Interni e Rischi è cruciale in questo contesto.
La vicepresidente afferma che il recupero economico dopo il Covid-19 è stata una costante per l’Italia, anche se il rientro della domanda esterna continua a rimanere incerto. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta una chiave di volta per stimolare investimenti infrastrutturali, di vitale importanza per il futuro dell’economia italiana.
Il futuro del credito alle imprese in tempi di incertezze
Sebbene la domanda di prestiti da parte delle imprese italiane sia stata stagnante a causa dell’incertezza economica, Carletti prevede un cambiamento positivo se i tassi di interesse iniziano a scendere. L’acquisizione della Commerzbank e una gestione attenta dei tassi di interesse rappresentano opportunità per le aziende che cercano finanziamenti per nuovi investimenti.
L’attesa è che il tasso sui depositi presso la Banca Centrale Europea scenda gradualmente entro la fine del 2025. Questo scenario è cruciale per le piccole e medie imprese, tradizionalmente più vulnerabili alle fluttuazioni dei tassi. Carletti ritiene che il monitoraggio del mercato e l’adattamento della strategia creditizia da parte delle banche saranno determinanti nel sostenere la ripresa e accompagnare le imprese verso una crescita sostenibile.
Unicredit e l’impegno verso l’uguaglianza di genere
L’impegno di Unicredit non si limita all’interno dell’azienda, ma si estende anche verso l’esterno, mirando a supportare le donne imprenditrici attraverso programmi formativi e di consulenza. L’acquisizione della Global Edge Certification per la parità di genere e inclusione nel 2023 rappresenta un passo importante per l’istituto. Carletti avverte che la parità di genere non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un investimento intelligente, dato che un ambiente lavorativo diversificato migliora le performance aziendali e favorisce l’innovazione.
In sintesi, il percorso di Elena Carletti in Unicredit riflette il cambiamento in atto nel settore bancario, dove leadership femminile e strategie di investimento lungimiranti si intrecciano per affrontare le sfide economiche contemporanee. Con una visione chiara e una forte dedizione all’uguaglianza, Unicredit si prepara a navigare un panorama economico in continua evoluzione, contribuendo a un futuro sostenibile per il mercato europeo.