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Mercati europei in ribasso: l’incertezza sui segnali economici e geopolitici pesa sulle Borse

Mercati europei in ribasso: l'incertezza sui segnali economici e geopolitici pesa sulle Borse - Bagolinoweb.it

Le Borse europee segnano un inizio di giornata in flessione, rispecchiando un atteggiamento di cautela tra gli investitori. Questo calo arriva all’indomani del raggiungimento di nuovi record per Wall Street e mentre l’ottimismo legato agli stimoli economici annunciati dalla Cina sembra svanire. Il Ftse Mib di Milano, per esempio, mostra un calo dello 0,39%, mentre le principali piazze borsa europee, da Parigi a Francoforte, registrano perdite simili. Gli analisti stanno analizzando le misure economiche dell’Asia, avvertendo che potrebbero non essere sufficienti a garantire una ripresa significativa. Ulteriori stimoli fiscali potrebbero essere necessari per sostenere le economie europee e globali.

Andamento delle borse europee

Nell’apertura dei mercati europei, i listini azionari marcano un calo significativo. Milano, in particolare, presenta un ribasso dello 0,39% con il Ftse Mib, mentre Parigi scende dello 0,6% e Francoforte dello 0,7%. Anche Amsterdam e Madrid seguono la stessa tendenza, con una riduzione rispettiva dello 0,37% e dello 0,5%. La flessione delle Borse arriva dopo un periodo di euforia grazie ai segnali di ripresa provenienti dagli Stati Uniti. Tuttavia, l’entusiasmo per gli annunci cinesi si sta affievolendo, generando dubbi tra gli esperti economici riguardo l’efficacia delle nuove misure. Le preoccupazioni si estendono anche ai mercati americani, i cui futures sono attualmente in calo. Il mercato globale si trova quindi di fronte a un bivio, in attesa di ulteriori sviluppi politici ed economici.

Tensioni geopolitiche e i loro effetti

Il panorama geopolitico attuale non contribuisce ad alleviare le preoccupazioni del mercato. I raid israeliani in Libano continuano, e per la prima volta Hezbollah ha colpito Tel Aviv con un missile. Questo conflitto in corso porta a una crescente incertezza geopolitica, che tradizionalmente influisce negativamente sul sentiment del mercato. Inoltre, la Cina ha recentemente testato un missile balistico intercontinentale per la prima volta in 44 anni, un evento che amplifica ulteriormente i timori di tensioni globali. Mentre gli sguardi degli investitori si concentrano su questi eventi, nel contesto dell’Eurozona si inizia a discutere sulla prossima mossa della Banca Centrale Europea . Considerando i recenti dati economici deboli, il mercato si prepara a possibili interventi della Bce per stimolare l’economia. Negli Stati Uniti, gli investitori attendono con interesse i dati sul Pce e sul Pil, che influenzeranno le prospettive economiche del paese.

Focus sul mercato azionario

Rimanendo sul mercato azionario, i titoli bancari in Italia sembrano soffrire maggiormente, con nomi noti come Mps, Mediobanca e Bper Banca che registrano perdite superiori all’1%. UniCredit, d’altra parte, riesce a contenere le perdite a -0,66%, grazie all’annuncio dell’inizio del processo di internalizzazione delle joint venture Cnp UniCredit Vita e UniCredit Allianz Vita. Tuttavia, le attenzioni degli investitori rimangono concentrate sul dossier Commerzbank, che potrebbe influenzare il futuro delle operazioni bancarie in Europa. Dopo un avvio debole, Stellantis sta recuperando e si attesta a -0,6%, mentre Tenaris beneficia di una valutazione positiva da parte degli analisti di Santander, guadagnando un 0,7%. In un ambiente caratterizzato da incertezze geopolitiche, il mercato azionario europeo procede con cautela, cercando segnali di stabilità.

Sviluppi sul mercato valutario e delle commodity

Sul mercato valutario, l’euro ha mostrato un leggero rialzo contro il dollaro, scambiando a 1,1193 dopo aver toccato un picco a 1,1199. In relazione ai tassi di cambio, la divisa europea si è rafforzata anche contro lo yen, passando a 160,66, rispetto ai precedenti 160,21. Nel contesto del mercato delle commodity, il gas naturale ha registrato un incremento del 2,4%, portandosi a 36,26 euro al MWh ad Amsterdam, mentre il petrolio ha visto un lieve ripiegamento dopo i recenti massimi, con il Brent scambiato a 74,99 dollari e il Wti a 71,3 dollari. L’oro, che ha raggiunto un nuovo massimo storico a 2.670 dollari all’oncia, ha mostrato una leggera correzione, scendendo a 2.657 dollari. L’andamento delle commodity è un indicatore importante per intuire le dinamiche economiche globali e la stabilità del mercato.