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Crisi nella sanità campana: 74 ambulatori vacanti a Napoli e previsioni allarmanti per il futuro

Crisi nella sanità campana: 74 ambulatori vacanti a Napoli e previsioni allarmanti per il futuro - Bagolinoweb.it

La situazione della sanità in Campania si fa sempre più critica, con un report recente che mette in luce la gravissima carenza di personale medico. A Napoli, i dati evidenziano 74 ambulatori vuoti e una previsione di triplicazione dei posti vacanti entro il 2025. Le carenze comprendono sia la medicina generale che i servizi di guardia medica, rendendo necessaria un’analisi approfondita delle cause e delle possibili soluzioni.

Carenze nel settore medico: un dato allarmante

In Campania, attualmente mancano 222 medici di famiglia, oltre 750 guardie mediche e 35 pediatri di libera scelta. Questo scenario, presentato nel decreto della Direzione Generale per la Tutela della Salute, è particolarmente preoccupante dato che, fino a settembre 2023, sono stati assegnati solo 219 incarichi a fronte dei 399 medici disponibili. Napoli, suddivisa in dieci distretti sanitari, affronta la crisi con 74 posti vacanti, con il distretto Vomero-Arenella che registra le maggiori difficoltà. La provincia di Napoli evidenzia un ulteriore deficit di 162 medici di famiglia.

Antonio Postiglione, a capo della Direzione Generale per la Tutela della Salute, ha sottolineato l’urgenza di affrontare questa situazione in modo adeguato. Tra i 770 posti vacanti per le guardie mediche, sono stati occupati solo 36, mentre la maggior parte dei medici di famiglia contattati ha rifiutato l’incarico. Queste inefficienze portano le Asl a dover implementare procedure straordinarie di assunzione per colmare temporaneamente le lacune nel sistema.

Proposte di intervento per affrontare l’emergenza

Luigi Sparano, segretario provinciale della Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale, ha avanzato la proposta di utilizzare i medici in formazione per coprire i posti vacanti. Questa manovra non solo rappresenterebbe una soluzione immediata, ma rientrerebbe anche nelle disposizioni normative dell’ultima finanziaria, che permettono agli specializzandi di assumere incarichi a tempo indeterminato a conclusione del corso triennale.

Sparano ha, dunque, esortato la Regione a muoversi celermente per ripristinare la copertura di questi ruoli, affermando che la salute della popolazione dovrebbe essere la priorità. Tuttavia, Postiglione ha chiarito che ogni intervento di carattere normativo dipende dal Governo nazionale e dalle norme che regolano il sistema sanitario. In questo contesto, la Regione si sta attivando per assistere le Asl nel reperire personale attraverso strategie straordinarie.

Prospettive future: un ritratto krudo della sanità

Il futuro della sanità in Campania potrebbe rivelarsi ancor più critico. Secondo i sindacati, si prevede che nel 2025 il numero di posti vacanti tra i medici di famiglia possa triplicare, a causa dei pensionamenti di medici che esercitano da decenni. L’invecchiamento del personale medico, che colpisce tutte le regioni, costringe a un ripensamento urgente del settore.

Postiglione ha fatto notare che l’età media dei medici convenzionati sta aumentando, portando con sé problematiche strutturali all’interno del sistema sanitario. In questo contesto, è necessario aumentare le remunerazioni per rendere nuovamente appetibile la professione di medico in Italia, dove i compensi sono attualmente inferiori rispetto ai colleghi europei.

Le statistiche mostrano già che il 52,7% dei medici in Campania è gravato da un numero di pazienti superiore al massimale di 1.500. Inoltre, tra il 2019 e il 2021, la regione ha registrato una perdita dell’11,2% dei medici di famiglia, un trend più acuto rispetto alla media nazionale.

Analisi della formazione dei medici e delle specializzazioni

Un aspetto cruciale nella crisi attuale è l’accesso al mercato del lavoro da parte dei nuovi medici. Secondo Sparano, l’attuale numero chiuso per l’accesso alla Facoltà di Medicina non è il fulcro del problema. L’Italia presenta una media di quattro medici ogni mille abitanti, in linea con le statistiche europee. Tuttavia, è evidente che molti neo-laureati preferiscono specializzazioni in determinati ambiti, trascurando le aree in crisi come quella della medicina generale.

Per affrontare questa sfida, si sottolinea l’importanza di veicolare i medici verso le specializzazioni più necessarie, in modo che possano colmare le lacune del servizio sanitario. È chiaro che un’azione coordinata tra istituzioni e professionisti del settore risulti fondamentale per garantire una sanità efficiente e accessibile a tutti i cittadini campani.