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Svolta per l’osservatorio FlyEye: il Tar dice sì alla costruzione sul Monte Mufara

Svolta per l'osservatorio FlyEye: il Tar dice sì alla costruzione sul Monte Mufara - Bagolinoweb.it

L’attesa per il progetto dell’osservatorio FlyEye sul Monte Mufara si arricchisce di novità fondamentali. La recente decisione del Tar Sicilia ha sancito il via libera definitivo alla realizzazione di questa ambiziosa struttura, gestita dall’Agenzia Spaziale Europea , nonostante le contestazioni sollevate da diverse associazioni ambientaliste. Questa iniziativa rappresenta un passo importante per la Sicilia, che si prepara a diventare un punto di riferimento nell’osservazione astronomica e nella ricerca scientifica di alto livello.

Scontro tra ambientalisti e progetti scientifici

Il ricorso presentato da importanti associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente Sicilia, Club Alpino Italiano Sicilia, WWF Sicilia Nord Occidentale e LIPU, ha messo in discussione la decisione dell’ente parco delle Madonie di autorizzare la costruzione dell’osservatorio. Le associazioni hanno richiesto la sospensione della realizzazione, contestando il parere favorevole con cui sono state approvate le opere necessarie, tra cui la costruzione della strada di accesso e diverse infrastrutture energetiche e idriche.

Queste organizzazioni hanno evidenziato quanto l’ambiente naturale delle Madonie fosse vulnerabile e come l’installazione di strutture scientifiche potesse influire negativamente su di esso. Tuttavia, il Tar ha ritenuto che le motivazioni presentate non fossero sufficienti per bloccare il progetto, stabilendo che l’iniziativa rientra nei parametri di compatibilità con i vincoli vigenti nella zona protetta. Gli ambientalisti avevano anche contestato la tardività della decisione, ma il tribunale ha considerato le tempistiche di notifica fondamentali nel decidere sul merito delle obiezioni.

La decisione del Tar: un colpo per il ricorso ambientalista

La Prima Sezione del Tar ha sostenuto la tesi difensiva dell’Ente Parco e dell’Agenzia Spaziale Italiana, dichiarando l’inammissibilità del ricorso degli ambientalisti per motivi di tardività. L’avvocato Girolamo Rubino, rappresentando il Parco, ha chiarito che il provvedimento autorizzativo era stato emesso già nel maggio 2023, rendendo noto l’operato alle associazioni. La sentenza, presieduta dal giudice Salvatore Veneziano, ha pochi margini per la contestazione, stabilendo che i termini per impugnare erano scaduti e che l’osservatorio è un’infrastruttura coerente con gli obiettivi di ricerca scientifica all’interno dei confini del Parco delle Madonie.

Il Tar ha altresì confermato che il nulla osta rilasciato dall’ente parco non era sufficiente a riaprire i termini per la presentazione del ricorso. Le associazioni ambientaliste, pertanto, hanno visto respinte le loro aspettative, aprendo la strada alla realizzazione di un progetto ritenuto strategico per il futuro della ricerca astronomica.

Supporto istituzionale per l’osservatorio FlyEye

La risposta positiva del Tar ha suscitato entusiasmo tra le autorità politiche. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato l’importanza della decisione, sottolineando come il progetto rappresenti un tassello cruciale nella strategia spaziale europea e nel rafforzamento della posizione dell’Italia nel settore. “Avanti sulla strada dello sviluppo,” ha detto Urso, “l’Italia è in campo, grande attore anche nello spazio.”

Il FlyEye si preannuncia come il primo telescopio di una rete globale, concepita per monitorare gli oggetti vicino alla Terra e per esplorare lo spazio profondo. Gli scienziati italiani hanno anche manifestato grande entusiasmo per il progetto, sottolineando che, oltre a non generare inquinamento luminoso, contribuirà alla salvaguardia del paesaggio siciliano, evitando opere più invasive.

La decisione del Tar e il sostegno del governo pongono quindi un chiaro segnale: la provincia di Palermo e, in particolare, il Monte Mufara, stanno per diventare protagonisti di un nuovo capitolo scientifico, unendo cultura, ricerca e sviluppo sostenibile nella splendida cornice delle Madonie.